Maneggi e centri ippici non a norma: 9 persone denunciate

BRINDISI – Una vasta operazione dei carabinieri dei reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Brindisi, in collaborazione con il personale del Nas di Taranto, del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brindisi e del servizio veterinario dell’Asl di Brindisi, ha permesso di squarciare il velo che copre un certo tipo di attività di cui, spesso, si sa poco o nulla. I militari dell’Arma, infatti, a conclusione di un servizio coordinato di controllo dei maneggi e dei centri ippici presenti sul territorio provinciale, hanno denunciato a piede libero e sanzionato amministrativamente 9 persone, proprietari o gestori delle imprese sottoposte a controllo,  responsabili a vario titolo dei reati e delle violazioni di ricettazione, diffusione di una malattia delle piante o degli animali, violazione degli obblighi del datore di lavoro, macellazione clandestina e assenza della Dia, la denuncia di inizio attività, per produzione alimenti per animali, mancanza della Dia per la produzione primaria degli alimenti, omessa compilazione dei registri di carico e scarico e trattamenti terapeutici, interventi eseguiti in assenza di permesso a costruire in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, mancata realizzazione concimaia.

Le attività passate sotto la lente d’ingrandimento dei carabinieri sono state in tutto 10, nel corso del servizio. Durante i controlli, i militari hanno scoperto le violazioni di cui sopra in ben 7 dei maneggi e dei centri ippici ispezionati. Nello specifico è stata riscontrata la presenza di un lavoratore irregolare; sono stati  rinvenuti 5 cavalli privi di microchip, sottoposti a sequestro, e 10 cavalli con microchip ma privi di documentazione sanitaria e amministrativa; sono stati recuperati 200 chili di carne equina macellata clandestinamente, sottoposta sequestro; è stata scoperta una grande quantità di mangime per equini prodotto in assenza delle autorizzazioni di legge, sottoposta a sequestro; sono stati sequestrati, presso una attività, 3 costruzioni abusive, estese in tutto circa 500 metri quadri, contenenti 19 box per la scuderizzazione dei cavalli, e un’area addestrativa di 200 metri quadri circa.

BrindisiOggi

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