Mancavano solo loro, anche i Democratici e Socialisti aprono la crisi, i due assessori consegnano le deleghe ai dirigenti

BRINDISI- Questo “matrimonio” politico non ha mai funzionato sin dal giorno dopo la vittoria delle elezioni. Nuova crisi in casa della maggioranza Carluccio. Questa volta a lamentarsi è il gruppo dei Democratici e socialisti, gli ex Pd di Luciano Loiacono e company. Contestazioni sull’operato della sindaca Angela Carluccio. I componenti del gruppo consiliare lamentano la mancanza di risposte su alcune questioni, primo fra tutte la mancata attivazione di un’agenzia dell’affitto e il piano sulla casa, riposti nel cassetto. Cavallo di battaglia del consigliere Luigi Sergi. Tra le contestazioni anche il mancato riadattamento della giunta dove a loro dire non ci sarebbero componenti di alto profilo. Inoltre le deleghe assegnate (quasi una per ogni consigliere) secondo i Democratici e socialisti, sarebbero vuote.  Insomma vorrebbero più potere. Malcontento anche per quella che loro definiscono  un’eccessiva linea di Marcello Rollo, coordinatore della liste della sindaca.

Per tutte queste ragioni questa sera durante una riunione politica dei componenti dei Democratici e Socialisti i due assessori Salvatore Brigante (Lavori Pubblici) e Maria Rita Greco (Pubblica Istruzione e Sport) consegneranno le loro deleghe mettendole a disposizione del loro movimento. Per ora però nessuna dimissione. Con  le deleghe in mano i DS si presenteranno alla sindaca.

Insomma prima l’abbandono di Impegno sociale, poi gli attriti con i Cor mai passati, a questo si aggiunge la sfiducia di Luperti ed oggi si conclude con le fibrillazioni dei Democratici e Socialisti che contano ben 5 consiglieri dopo l’adesione anche di Damiano Flores, che ha lasciato il Pd per salvare l’amministrazione Carluccio. Ed è proprio su questo che batte il gruppo di Loiacono, ricordando di essere quelli che hanno dato il salvagente. Dei Democratici e socialisti fa parte anche Umberto Ribezzi, lo stesso che tre mesi fa aveva minacciato di lasciare la maggioranza, per poi cambiare improvvisamente idea dopo la nomina di Vito Camassa a presidente della Multiservizi.

Intanto pesa come un  macigno sulle spalle della sindaca l’approvazione del bilancio di previsione, che già ha raccolto la diffida del prefetto non avendolo approvato entro il 31 marzo. Ed è proprio forse su questo che fanno leva i consiglieri di maggioranza contestatori sapendo di avere il coltello della parte del manico.

Mentre la maggioranza litiga l’opposizione ne approfitta per attaccare, i 5Stelle chiedono le dimissioni di Angela Carluccio. “Dopo non essere riusciti ad approvare il bilancio di previsione nei termini previsti per legge – affermano i consiglieri dei 5Stelle Alparone e Giglio- e con una programmazione triennale per le opere pubbliche avvolta ancora dal mistero, Si profila dunque un nuovo braccio di ferro tra le forze politiche di maggioranza che da mesi sgomitano per “rivendicare e riscuotere poltrone” sulla base di presunti diritti acquisiti in virtù del proprio peso elettorale. Questo il livello del dibattito politico in cui la discussione sui problemi della città e le conseguenti proposte per risolverli è chiaramente non prioritaria e l’unica linea guida pare essere quella del “tirare a campare. È la politica, bellezza”.

Lu.Po.

 

 

 

 

 

 

1 Commento

  1. Ma perchè invece di rompere i ” cabasilli ” non vi fate tutti quanti un biglietto di solo andata per il Congo ?
    Perchè con il continuo flusso,verso il Nord, di giovani diplomati e laureati che non hanno padrini su questa terra,chi rimane, rischia di affogare nella …… intellighenzia

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