BRINDISI- Da domani la discarica di Formica potrebbe non accettare più i rifiuti provenienti dall’impianto di Cdr gestito da Nubile, a sua volta impianti stracolmi insieme ai mezzi, e si teme che la spazzatura resti per strada. Il Sindacato Cobas del Lavoro Privato paventa un’emergenza rifiuti per i prossimi giorni.
“La discarica di Formica Ambiente sembra che a partire da lunedì 23 Novembre- si legge in una nota ufficiale del sindacato- non accetterà i rifiuti provenienti dall’impianto di Cdr ,gestito ancora per qualche giorno dalla ditta Nubile. Il motivo è da ricercare nel mancato pagamento delle attività di conferimento dei rifiuti alla discarica da parte della ditta Nubile . Formica Ambiente non avendo contratti diretti con il Comune di Brindisi accettò allora che il pagamento dei servizi offerti avvenisse attraverso la ditta Nubile, che sembra essere nei guai per la mancata esibizione del Durc , documento di regolarità contributiva , per gli ultimi 1 o 2 mesi alle diverse Amministrazioni Comunali che sta portando ad un blocco dei pagamenti delle fatture .”
A questo si aggiunge lo stato di agitazione dei lavoratori della ditta Nubile per il mancato pagamento degli stipendi ad un gruppo di essi . “Insomma- aggiunge Bobo Aprile, segretario provinciale Cobas-un cane che si morde la coda in cui a pagare saranno ancora una volta i cittadini che si vedranno inondate le strade di rifiuti. Il tutto viene a cadere in un momento particolarmente delicato quale il passaggio delle attività dell’impianto di Cdr e della discarica di Autigno alla ditta Amiu , la municipalizzata di Bari.
Aprile chiede al commissario per i rifiuti , Michele Emiliano , di realizzare i necessari interventi impiantistici come quello per il compostaggio e le necessarie bonifiche per la zona delle discariche, oltre alla realizzazione impianti di riciclaggio dei diversi tipi di rifiuti ,che possono dare tanta buona occupazione
Inoltre il sindacato Cobas invoca un confronto pubblico alla Ecologica Pugliese che gestisce la raccolta rifiuti. Un confronto secondo Aprile necessario dopo le risposte che l’azienda ha dato al sindacato, per nulla esaudienti e per certi versi non vere.
BrindisiOggi
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