Mancanza di ossigeno a bordo chiesto l’atterraggio di emergenza: tutti salvi merito del pilota e dei controllori dell’Enav

BRINDISI – Sono stati loro ad affrontare l’emergenza e ad aiutare il pilota ad atterrare, ma nessuno li ha menzionati. Sono i controllori del traffico aereo, dipendenti di ENAV: l’ Ente Nazionale Assistenza al Volo che sabato scorso hanno gestito l’atterraggio del Boeing 75 della compagnia aerea  Condor, con oltre 160 persone a bordo, all’aeroporto del Salento. L’aereo aveva chiesto l’atterraggio di emergenza per un problema di depressurizzazione.

Questo tipo di emergenza provoca una improvvisa mancanza di ossigeno a bordo dell’aeromobile e obbliga il pilota ad intraprendere immediatamente , a volte senza preavviso, una discesa rapidissima a quote più basse dove vi è la presenza di ossigeno nell’aria  tale da consentire al pilota e ai passeggeri di poter respirare senza l’ausilio delle maschere di ossigeno. In questa fase il compito dei controllori del traffico aereo è quello di spostare prontamente gli altri aeromobili che si trovano al di sotto dell’aereo e di garantire un’adeguata separazione verticale ed orizzontale.

Il pilota del volo con destinazione Francoforte ha dichiarato l’emergenza quando sorvolava il mare Adriatico nei pressi dell’aeroporto di Brindisi e i Controllori del Traffico Aereo in servizio presso il Centro di Controllo d’Area di Brindisi, applicando le procedure previste per la gestione delle emergenze (cui si addestrano costantemente al simulatore con l’ausilio degli Pseudo-pilot), hanno garantito la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio. Un lavoro che viene svolto quotidianamente da anni e che oggi è a rischio dopo che Enav ha previsto il trasferito a Roma di questo servizio. La notizia è stata diffusa il 12 marzo scorso quando la società ha annunciato il nuovo piano industriale.  Per questo motivo l’8 maggio prossimo i lavoratori hanno dichiarato uno sciopero di 8 ore contro il trasferimento ma anche contro  il mancato rinnovo delcContratto di lavoro, ormai scaduto da un anno e mezzo. I lavoratori chiedono a ENAV di ripensare il suo piano industriale affinchè il territorio non perda queste figure ad altissima professionalità che garantiscono la sicurezza di tutti i voli, giorno e notto, in un’area che copre tutto il sud est dell’Italia e comprende 8 aeroporti.

BrindisiOggi

 

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