Manca il numero legale sul progetto Edison, l’opposizione attacca la maggioranza: “Manca coesione e progettualità”

BRINDISI- Manca il numero legale sul progetto Edison, l’opposizione attacca la maggioranza: “Manca coesione e progettualità”. Dopo il consiglio comunale di ieri durante il quale tre consiglieri di maggioranza hanno disertato la votazione sul parere negativo proposto dal sindaco Rossi in merito al progetto di Edison sul deposito di Gnl a Costa Morena, oggi le forze di opposizione al comune di Brindisi si scatenano.

“ La  maggioranza al comune di Brindisi ha dato dimostrazione della mancanza di coesione e progettualità fra di essa- dice Luciano Loiacono, Capogruppo di Idea per Brindisi- L’oggetto della discussione, la delibera di diniego all’autorizzazione dell’impianto GNL di Edison. L’opposizione insieme a 4 consiglieri della maggioranza ha abbandonato l’aula facendo venir meno il numero legale per non far passare la bocciatura all’investimento in questione. Noi di Idea per Brindisi, eravamo, siamo, e saremo favorevoli ad insediamenti di aziende che non inquinano e aprono spiragli per ricadute occupazionali e di sviluppo su questo territorio.

Auspicando possibilità di eventuali indotti che si dovessero creare grazie all’utilizzo del gas(vedasi industria del freddo), non siamo assolutamente per il no a prescindere perché questa nostra comunità non se lo può più permettere”.

Chiede le dimissioni del sindaco, invece, Massimiliano Oggiano

Capogruppo Fratelli d’Italia ,vicepresidente del Consiglio Comunale di Brindisi: “E preferibile la coerenza e la furia ideologica di chi ha  degli obiettivi mai rinnegati (seppur anacronistici e lontani dai reali bisogni della gente) come quelli di BBC che la  “trafacciagine” strumentale all’opportunismo e al mercimonio politico di quelli del PD. Ovviamente sulla pelle dei brindisini.

Il PD ha abiurato  alla sua piattaforma programmatica svendendo la Città con l’utilizzo di un simulato pseudo ambientalismo che non gli è mai appartenuto sull’altare di alcune poltrone  utili solo alla gestione del potere fine a se stesso.

L’aver adottato in zona cesarini una delibera di giunta di adozione del parere che avrebbe dovuto discutere e votare il Consiglio Comunale è stato un chiaro segnale lanciato alla sua maggioranza mettendo la fiducia all’agire politico amministrativo della sua Amministrazione. La mancanza del numero legale e di pezzi importanti della sua maggioranza sulla delibera dell’impianto green di GNL significa una inequivocabile sfiducia  della quale il Sindaco Rossi dovrà prenderne atto ora con le dimissioni!”.

“Nel consiglio comunale di ieri il sindaco Rossi ha giocato la carta della retorica e della mistificazione, ricevendo un sonoro schiaffo in faccia dalla sua stessa maggioranza. Il tentativo di far passare il proprio no ad Edison come battaglia sulla sola ‘localizzazione’ del deposito costiero si è rivelato un flop”. Così i consiglieri comunali del M5S Brindisi Tiziana Motolese, Gianluca Serra, Paolo Antonio Le Grazie. “Molti sapevano – continuano – che la localizzazione del deposito era stata indicata da ben due anni nel documento di pianificazione energetico-ambientale dell’autorità di sistema portuale, che ha scontato un lungo iter pubblico di approvazione governativo e regionale unitamente al documento preliminare strategico al piano regolatore, senza che il comune di Brindisi battesse ciglio e sollevasse obiezioni. Si è deciso di andare avanti lo stesso – rilevano i consiglieri – facendo finta di ignorare le interlocuzioni e le mediazioni con Edison e gli operatori del porto, e si è chiesto un atto di fede al consiglio comunale; è andata male. Più volte ieri si è sottolineato che per il Ministero della Transizione Ecologica fosse necessaria una delibera di consiglio comunale che approvasse il parere su Edison; poi, preso atto della debacle, si è tornati sui propri passi abbracciando la tesi del parere approvato con delibera di giunta, nonostante logica vorrebbe che il ‘non voto’ del consiglio si traducesse in un silenzio assenso. Appare evidente – rimarcano – che per Il sindaco Rossi il consiglio comunale resta un’inutile assise e le decisioni andranno prese altrove: a detta del primo cittadino, sarà il presidente Emiliano, non sottoscrivendo alcun accordo Stato-Regione su Edison, a portare avanti di fatto una posizione di Giunta risultata minoritaria in consiglio comunale.

Emiliano sappia, però, che se agirà  come anticipato da Rossi, dovrà far sue tutte le rivendicazioni del primo cittadino.

Regione Puglia dovrà porre in essere azioni immediate e concrete a supporto di quanto sostenuto dal sindaco contro il governo sul jtf e sulla riforma Del Rio. La Regione dovrà affiancare il sindaco nella richiesta dei fondi europei per la transizione energetica con un ridimensionamento di quanto riconosciuto a Taranto e al Sulcis, e dovrà promuovere la nascita della terza autorità portuale pugliese a Brindisi (anche a costo di perdere ZES e zone franche, strumenti che, ad onore del vero, non sono stati mai presi realmente sul serio da questa amministrazione). Insomma, se Emiliano sceglierà di sostituirsi al consiglio comunale della città, dovrà andare fino in fondo abbracciando  la ‘linea Rossi’ su portualità e sviluppo industriale.

Saremo la prima città dell’Italia repubblicana ad avere un governo oligarchico, ma forse potremmo persino trarne un vantaggio” concludono.

BrindisiOggi

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