Mamma morta dopo il parto dei gemellini,  una commissione ministeriale al Perrino per fare chiarezza

BRINDISI- Mamma morta dopo il parto dei gemellini,   una commissione ministeriale al Perrino per fare chiarezza. Viviana Delego , insegnante di 41 anni, è morta cinque giorni dopo aver partorito due gemellini e dopo essere stata sottoposta ad una isterectomia. Ora dopo la richiesta del marito di voler stabilire eventuali responsabilità ed una relazione medica del chirurgo che la operò nella quale si legge che il ginecologo “n0on era in grado di trattarla” , il Ministero della Salute ha deciso di inviare degli ispettori per fare chiarezza. Ad annunciarlo è stato oggi,  al termine di un sopralluogo nell’ospedale «per una serie di criticità», il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. ” L’invio di ispettori ministeriali- ha detto- faranno emergere la verità”. La commissione sarà composta da due membri del ministero della Sanità, dall’Agenas, dall’Iss e dai Nas. Nei giorni scorsi, dicevamo,  ha suscitato molte reazioni la pubblicazione di stralci della relazione in cui il primario della Chirurgia dell’ospedale di Brindisi, Giuseppe Manca, riferisce che a richiedere il suo supporto per l’isterectomia che si era resa necessaria dopo il parto cesareo fu il ginecologo in servizio nell’unità operativa di Ostetricia, avendo quest’ultimo valutato – spiega il primario – «’la situazione estremamente difficoltosa e non essendo in grado di trattarla…’». Il sopralluogo odierno, ha spiegato Gemmato, «deriva da una serie di criticità che si erano registrate. Lo stato di salute della sanità pugliese è noto a tutti. Ulteriormente si aggiunge la vicenda dolorosa della perdita della vita di una mamma, che doveva celebrare il giorno più bello della sua vita e che ora purtroppo non c’è più». «Ma di questo – ha precisato – non vorrei parlare per evitare una speculazione di carattere politico o, peggio, partitico. Chiaramente il ministero è vicino alla famiglia della defunta e metterà in campo tutto quello che può fare per fare emergere la verità». «Siamo qui – ha concluso – per essere solidali con i professionisti della sanità ma soprattutto per registrare le carenze di una sanità pugliese che non va»

BrindisiOggi

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