BRINDISI- “No alla liquidazione della Multiservizi”, il Nuovo centrodestra rigetta l’ipotesi avanzata dall’amministrazione comunale sulla messa in liquidazione della società Brindisi Multiservizi. Ore calde a Brindisi per il futuro della società a totale capitale pubblico. A rischio la stabilità occupazionale di 180 lavoratori, con quadi 4 milioni di euro di perdite che pesano come un macigno sui bilanci. Ma una soluzione secondo il comitato di Ncd ci sarebbe.
Il gruppo centrista che sostiene la maggioranza del sindaco Consales si oppone alla decisione del primo cittadino. “Si è riunito oggi il vertice del Nuovo Centrodestra di Brindisi- si legge in una nota del partito guidato da Massimo Ferrarese- all’unanimità si è assunta la decisione di non accettare la messa in liquidazione della società in quanto sarebbe solo l’anticamera della soppressione con conseguente perdita dei posti di lavoro. E’ di tutta evidenza infatti che l’attuale situazione economico-finanziaria riviene dai dissennati sistemi di gestione del passato”.
Ncd difende l’operato dell’attuale amministratore Francesco Arigliano, espressione dei gruppi centristi, e annuncia la proposta di nuove soluzioni per salvare la società.
“Si è deciso- aggiunge Ncd- di manifestare il grande apprezzamento nell’operato dell’attuale amministratore Francesco Arigliano e si è ritenuto opportuno, sulla base dei risultati ottenuti in sinergia con l’amministrazione comunale (riduzione della perdita per milioni di euro in soli sei mesi di gestione, razionalizzazione dei costi, riorganizzazione del personale, ecc.) di proseguire con la gestione ordinaria”.
Secondo i rappresentanti del Nuovo centrodestra destra con un piano industriale, opportunamente strutturato la società potrebbe diventare una preziosa risorsa per tutta la città.
Annunciano possibili soluzioni alternative che secondo loro potranno coniugare l’esigenza di economicità ed efficienza dei servizi con la tutela di tutti i lavoratori “Non siamo assolutamente disposti – concludono- a rischiare la perdita nemmeno di un solo posto di lavoro”.
BrindisiOggi
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