BRINDISI- L’espulsione dei due consiglieri comunali dall’Udc, Massimo Pagliara e Antonio Ferrari, ha riportato a galla i mal di pancia all’interno della maggioranza di centrosinistra al Comune di Brindisi. Le questioni aperte durante la verifica politica di dicembre, sono rimaste tali. Il Consales bis è stato solo una soluzione di facciata, perché i malcontenti in tutti i gruppi politici ci sono ancora. E dietro alla richiesta di maggior coinvolgimento nell’attività politica amministrativa in alcuni casi si celano richieste personali. Domani pomeriggio alle ore 18 fissata una riunione di maggioranza alla presenza dei capigruppo e dei segretari di partito.
Alcune esponenti del partito democratico, maggiore forza politica nella coalizione, chiedono un rimpasto nell’esecutivo. Posizione sostenuta dal capogruppo Salvatore Brigante, non è tanto sui nomi quanto sulle deleghe. Anche se è risaputo che a qualcuno del Pd la scelta delle donne non elette nella giunta fatta da Consales non è andata proprio giù. O meglio, a distanza di un anno, si può anche cambiare con riferimento a Marika Rollo, assessore Pd ai Servizi sociali. Appare intoccabile invece l’assessore Lino Luperti, il più suffragato alle precedenti elezioni, che se dovesse lasciare la giunta sarebbe fuori anche dal consiglio. Ma per lui qualcuno vorrebbe un assessorato meno impegnativo rispetto all’attuale Urbanistica.
Scontenti anche i consiglieri comunali della lista del sindaco, Giannace e Colella che non nascondono le loro critiche nei confronti del collega di lista e assessore allo Sport Antonio Giunta. I loro dubbi sono stati palesati durante una precedente riunione di maggioranza. Alla quale mancava Carmelo Palazzo di Impegno sociale, infuriato con il sindaco Consales dopo la conferenza stampa in cui il primo cittadino ha denunciato la richieste fatte dai consiglieri senza però fare i nomi, salvo dire che si riferiva a coloro che mancava in assise. E quel giorno in consiglio mancava Palazzo che ora vuole delle scuse.
Brontola anche il consigliere del Pri Luigi Sergi, non è chiara la sua posizione e le motivazioni del suo disagio, il suo partito nell’esecutivo ha già un assessore.
Dall’altra parte ci sono invece gli esponenti di Udc e Noi centro che non vogliono sentir più parlare di Pagliara e Ferrari dopo l’espulsione dal partito, non vogliono confrontarsi con loro, che invece intendono restare nella maggioranza da indipendenti.
E c’è chi vocifera che potrebbe crearsi un gruppo di dissidenti composto da cinque consiglieri: Pagliara, Ferrari, Sergi, Palazzo e Manfreda. E cinque consiglieri per una maggioranza sono davvero tanti, da accontentare e da perdere.
La precedente seduta comunale ha già dimostrato che se mancano due consiglieri comunali e il sindaco (giustificati), l’assenza di altri due non consente il numero legale e non fa passare le delibere.
Consales non vuol sentir ragioni, lui va per la sua strada, spedito. Ma nonostante le buone intenzioni, in politica contano i numeri.
Lucia Portolano
La storia si ripete!!Le POLTRONE determinano la durata di un aministrazione comunale…Speriamo che il sindaco illustri alla cittadinanza la reale situazione presente in giunta,magari facendo una volta per tutte i nomi di chi rema contro alla citta’!!