Al lavoro la macchina dell’accoglienza, nessun rischio per la salute pubblica

BRINDISI – Successo, forse, non è il termine più azzeccato per descrivere le operazioni di prima accoglienza andate in scena oggi a Sant’Apollinare, dove i 750 profughi siriani soccorsi a largo delle coste africane dalla nave fregata Scirocco hanno trovato le prime cure al termine di un viaggio estenuante. Nel linguaggio comune, però, è il primo termine che viene in mente vista la delicata situazione che gli operatori hanno dovuto fronteggiare e l’estrema tranquillità, intesa come mancanza di intoppi e gestione fluida degli imprevisti, con cui tutti hanno lavorato.

immigrati ambulanzaLe operazioni di primo soccorso e identificazione sono iniziate poco dopo l’attracco dell’imbarcazione, intorno alle 9.30, e sono andate avanti fino al tardo pomeriggio di oggi, quando anche l’ultimo dei migranti è riuscito a prendere l’autobus diretto verso le varie destinazioni in cui il gruppo è stato smistato. Tutto è filato liscio grazie al gran lavoro dei medici e paramedici del 118 che hanno prestato le cure necessarie ai migranti nelle Pma, le postazioni mediche avanzate, installate nei pressi del punto di approdo della Scirocco. Le condizioni generali in cui i sanitari hanno trovato il nutrito gruppo di esuli, di cui facevano parte 76 donne e 174 bambini, sono buone e nessun rischio per la salute pubblica deriva dalla presenza dei migranti sul suolo pugliese: stanno tutti, stanchezza e condizioni di viaggio a parte, mediamente bene. Le maggiori criticità hanno riguardato problemi legati al caldo sopportato nei 5 lunghi giorni di navigazione a bordo dei motopesca dai quali sono stati tratti in salvo dai marinai italiani. Il trattamento di casi di disidratazione, dissenteria e malori ha rappresentato la maggiore occupazione per il personale del 118.

immigrati bambini 4Le situazioni più preoccupanti si sono registrate al mattino con una donna gravida portata d’urgenza all’ospedale Antonio Perrino di Brindisi con minacce d’aborto: fino a mercoledì, infatti, si riusciva a percepire il battito del bambino che porta il grembo ma, a qualche ore dallo sbarco sulle coste brindisine, nessun segnale sembrava provenire dalla pancia della donna. I controlli effettuati in pediatria, fortunatamente, hanno scongiurato problemi per il piccolo che, probabilmente, ha solo accusato il forte stress dovuto alle condizioni di viaggio. In ospedale sono finiti altri due bambini che presentavano ustioni di secondo grado dovute alla prolungata esposizione al sole.

profughi brindisi3Un altro momento di tensione si è avuto con un bambino di appena un anno completamente disidratato: ora il piccolo è sotto costante osservazione del personale medico che si sta prendendo cura di lui. C’è stato anche lo spazio per un caso di probabile discriminazione intera al gruppo di migranti: secondo il racconto di alcuni di loro, un compagno di viaggio sarebbe stato picchiato e per questo sarebbe dovuto ricorrere alle cure mediche. Il soggetto in questione ha avuto bisogno dei sanitari anche a causa delle ustioni provocate dal sole ma il fatto di essere affetto da albinismo, probabilmente, non lo ha aiutato a integrarsi, pur in una condizione così estrema come una traversata del Mediterraneo, col resto del gruppo.

arrivo immigrati sciroccoLe altre situazioni trattate dai volontari, dagli infermieri e dai medici del 118, hanno riguardato, più che altro i controlli generali per avere un quadro delle condizioni globali del carico umano giunto con la Scirocco: un paio di bambini con le loro madri sono stati accompagnati al Perrino per essere sottoposti a una perizia pediatrica che scongiurasse, come poi è stato, la presenza di malattie infettive come la rosolia o il morbillo. Nessun caso grave è stato registrato e, quindi, la situazione generale è più che rassicurante. Anche oggi la macchina della prima accoglienza e del soccorso brindisina ha funzionato alla grande, con tutti gli ingranaggi che hanno girato alla giusta velocità e con l’esatto sincrono.

Maurizio Distante

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