INTERVENTO/ Pur non appartenendo alla stessa forza politica, ritengo sia necessario sottolineare l’importanza delle denunce, fatte in consiglio comunale e attraverso gli organi di informazione, del massimo esponente di Fratelli d’Italia a Brindisi, il consigliere Massimiliano Oggiano.
Nel silenzio generale (che purtroppo vede coinvolti anche tanti esponenti delle opposizioni) Oggiano ha acceso un faro – e non da adesso – su questioni gravissime che meriterebbero un segnale di attenzione anche da parte dell’Autorità giudiziaria competente.
Quanto parla di servizi sociali, ad esempio, Oggiano (che recentemente si è dimesso anche dalla presidenza della commissione di indagine sui servizi sociali) parla della necessità di introdurre criteri di trasparenza “in ciò che invece è più nero del carbone”. Il tutto, facendo intendere di essere a conoscenza di fatti e di circostanze in cui le leggi non sarebbero state rispettate.
Quanto ai lavori pubblici, poi, Oggiano denuncia mancati controlli sull’esecuzione di lavori stradali che hanno trasformato la città in un colabrodo. Una accusa ben precisa nei confronti degli uffici comunali i cui tecnici spesso “vanno a braccetto con i titolari delle ditte che eseguono gli stessi lavori”.
Un fatto gravissimo che fa registrare la latitanza della politica e, in particolare, del sindaco Rossi il quale – pur ritenendosi il paladino della legalità – non ci pare che abbia provveduto a denunciare pubblicamente (oltre che agli organismi competenti) le tante gravissime inadempienze di ditte appaltatrici e dei tecnici comunali.
Un silenzio che la giunta-Rossi ha osservato anche quando in città è circolata la registrazione di una conversazione telefonica di un consigliere comunale in cui si parlava di “assunzioni facili” a discapito di chi attende un posto di lavoro da anni ed anni. E sempre in tema di lavoro, Oggiano tempo fa ha parlato chiaramente ed in maniera documentata di bandi “sartoriali” anche in ambiti strettamente collegati all’ente locale (Palazzo Guerrieri). Anche in questo caso, chi si professa paladino della legalità avrebbe dovuto fare il suo dovere, denunciando e fornendo la piena collaborazione a chi deve indagare su eventuali comportamenti illeciti.
E invece si registra un silenzio assordante che non promette nulla di buono per la nostra città. Un motivo in più per costruire alternative credibili a questo sistema di governo dell’ente locale.
Lino Luperti. Movimento Regione Salento
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