INTERVENTO/ E’ di questi giorni la protesta di centinaia di genitori che sono costretti a fare i conti con l’aumento del ticket della mensa scolastica deciso dall’Amministrazione-Rossi. Un carico non indifferente, soprattutto se si considera che va ad aggiungersi – per molti nuclei familiari – al sensibile aumento della retta per gli asili nido ed all’aumento di altri servizi pubblici. Il fatto inconcepibile è che, da un lato si chiedono sacrifici ai brindisini per usufruire della mensa scolastica, mentre dall’altro si concede all’ azienda aggiudicatrice dell’appalto di utilizzare gratuitamente il centro cottura (di proprietà comunale) per la fornitura di pasti ad altri “clienti” (con un ovvio guadagno da parte della stessa azienda). Il problema lo abbiamo posto in tempi non sospetti (anche con una interrogazione), chiedendo un accesso agli atti e poi sentendoci rispondere ufficialmente dal dirigente che “a fronte dell’autorizzazione concessa alla ditta non è previsto alcun corrispettivo”. A nulla è servito evidenziare, anche al Segretario Comunale, il più che probabile danno erariale e sollecitare una rimodulazione di tali rapporti: tutto è rimasto inascoltato!!! Resta il fatto – gravissimo – che è stato concesso un bene comunale senza alcun introito per l’Ente. Introito che oggi sarebbe servito per attutire gli effetti degli aumenti imposti a carico delle famiglie. Sull’intera vicenda, pertanto, in relazione ai compiti che spettano ad un consigliere comunale, ritengo utile informare la sezione regionale della Corte dei Conti per gli approfondimenti del caso.
Avv.Carmela Lo Martire
Per commentare occorre conoscere realmente tutta la pratica,perché quanto scritto è molto sintetico. Comune se è stata interpellata la Corte dei conti,vi sarà un seguito.
Macagna !!!