BRINDISI- Vince l’ipotesi dei tre impianti di compostaggio nella provincia di Brindisi nonostante il Piano regionale per i rifiuti ne preveda solo due, uno da 12 mila tonnellate e l’altro da 48 mila. L’Oga (l’organismo deputato a decidere sui rifiuti composto dai sindaci dei comuni della provincia) si è riunito questa mattina ed ha votato per le due opzioni: alcuni Comuni chiedevano che gli impianti fossero due: Brindisi(dove già ne esiste uno che andrebbe dismesso per costruirne un altro) e Torre Santa Susanna, altri sindaci invece volevano che fossero tre con l’aggiunta di Carovigno. A sostenere questa tesi in particolar modo il sindaco di Carovigno, Mimmo Mele, che ieri ha ottenuto il via libera della sua maggioranza, approvando un ordine del giorno dove si prevede la realizzazione dell’impianto nel territorio comunale. Alcuni sindaci si sono opposti, ma Mele ha ricordato che il Piano regionale prevede come alternativa a Francavilla Fontana proprio il suo comune, cioè Carovigno. E il sindaco a questo impianto non vuol proprio rinunciare, nonostante le proteste dei residenti della zona in cui potrebbe sorgere. Gli stessi questa mattina stavano protestando sotto palazzo Nervegna mentre erano in corso i lavori. Quelli sino ad oggi individuati da Mele sono siti in cui insistono abitazioni, aziende agricole anche turistiche, per non parlare di distese di ulivi e della vicinanza della riserva naturale di Torre Guaceto.
Visto la diversità di vedute tra i componenti si è passati al voto, Il sindaco di Brindisi presidente dell’Oga, Mimmo Consales, si è astenuto nella votazione ponderata. Alla fine i giochi si sono chiusi con il 38,67 per cento a favore dei tre impianti, contro il no del 27 per cento.
Ora l’Oga porterà all’attenzione dell’organismo regionale questo risultato, dove viene proposta una soluzione diversa rispetto a quella prevista nel Piano dei rifiuti dove si considerano due impianti per un totale di 60 mila tonnellate, la previsione era uno a Brindisi e a Francavilla Fontana, in sostituzione di questo si poteva valutare Carovigno. Non è detto infatti che la Regione accetti, in quanto variazioni del Piano sono previste solo per delibere assunte dall’Oga all’unanimità, non come questa brindisina a maggioranza.
Nelle ultime ore il risultato della votazione sembra comunque variare, come ribaltata, il Comune di Fasano avrebbe inviato un fax affermando di aver sbagliato a votare, quindi di essere a favore di due impianti e non tre. Ma Consales dice di non essere a conoscenza di questo nuovo cambio di rotta, o che comunque al momento non potrà cambiare nulla. “Qui non è arrivato nulla- afferma il presidente dell’Oga- e comunque vale il verbale chiuso questa mattina. Sarà quello che sarà portato alla Regione”.
Insomma l’ultima parola spetterà a Bari che potrà prendere atto del ripensamento di Fasano ma nello stesso tempo potrebbe anche bocciare la delibera dell’Oga e far valere il Piano ormai stilato che prevede oltre a Brindisi un impianto a Francavilla.
Lucia Portolano
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