Lo strano caso del chioschetto sul litorale, blitz dei vigili

BRINDISI- Ha montato un chiosco in legno per la vendita di alimenti e bevande alla Sciaia, dove inizia il litorale nord, a due passi dalla vecchia discoteca Historil, o meglio di ciò che è rimasto della decadente struttura, un 53enne ha creato un’attività estiva con tanto di tavoli e sedie, ma a quanto pare non ha le dovute autorizzazioni. Questa mattina il gestore della struttura, A.D. 53 anni di Brindisi, ha ricevuto la visita della polizia municipale, molto operativa in queste settimane nel contrasto di strutture abusive. Qualche cittadino aveva segnalato la presenza del chiosco, e si era insospettito sulla legittimità della sua presenza in questo luogo.  I vigili, sotto il comando di Teodoro Nigro, hanno verificato l’ assenza , allo stato , di  ogni atto o provvedimento relativo al manufatto alle sedie e tavolini ubicati su suolo comunale. La polizia municipale ha informato la procura della repubblica  ravvisando come ipotesi di reato  la violazione delle norme e dei regolamenti in materia edilizia ed urbanistica. Al 53enne sono stati elevati alcuni verbali  per “occupazione di suolo pubblico. Nel frattempo i vigili stanno verificando se ci sono provvedimenti da adottare per quanto riguarda il settore Annona e Commercio anche ambulante.

In realtà la storia del chioschetto è alquanto anomala, qualche settimana fa la struttura aveva ottenuto le autorizzazioni ad occupare l’area grazie ad una delibera approvata dalla giunta del Comune di Brindisi. Quindi il tutto è stato montato ed è entrato in funzione. Ma l’ autorizzazione  è durata solo 24 ore, il giorno dopo infatti l’esecutivo ha revocato in autotutela il provvedimento approvato  il lunedì. La  decisione è stata assunta dal sindaco Mimmo Consales che ha chiesto ai suoi  dirigenti di rettificare immediatamente l’atto approvato dalla sua giunta. A palazzo di città infatti era state numerose le richieste di apertura attività   sul litorale per il periodo estivo, ma solo questa aveva ottenuto un’autorizzazione . Salvo poi revocarle dopo una giornata

 BrindisiOggi

7 Commenti

  1. Se fosse una citta’ normale di quei chioschetti alla Sciaia se ne vedrebbero di piu’.
    Inoltre sempre se fosse una citta’ normale magari arrederebbero quella zona con qualcosa di piu’ decoroso dei ruderi che adesso propone.
    Non sto dicendo di cementificare come hanno gia’ fatto li attorno, ma di decorare per esempio con dei giardini e panchine.
    Io faccio il tifo per signore A.D. che ha aperto il chiosco e gli proporrei di raccogliere un po’ di firme a suo favore.

    Francesco

  2. In genere, a Brindisi, una volta che l’attività è stata decretata “abusiva”, può continuare tranquillamente.
    Non sarebbe l’unico nè l’ultimo caso.

  3. Consales e la sua giunta hanno imparato con facilita’ a fare delibere per poi revocarle quasi per paura in autotutela!vorremmo saperne di piu’ sperando che nn sia il comune a risarcire lo sfortunato commerciante!!

  4. Solita approssimazione tutta brindisina. Il poveraccio, consapevole dell’autorizzazione ricevuta ha investito un bel pò di euro (e di questi tempi non è poco) per poi vedersi revocato il permesso….. Ed ora ?? Molto meglio tenersi il rudere del Picnic e dell’Hestoril (o come caspita di scrive) ???

  5. Prescindendo dalla fattispecie:
    è un fatto che l’area della “Sciaia”
    versa , da lustri, in uno stato di abbandono.

    Ed è un fatto che Mennitti
    aveva realizzato un preciso piano di riqualificazione di quell’area.

    E dopo aver visto
    COME
    il nostro Lungomare era stato “disegnato”
    -basta fare una passeggiata-
    è facile immaginare che anche la Sciaia sarebbe diventata l’ennesima “perla” che la nostra Brindisi
    avrebbe avuto.

    Questa la realtà:
    lui una spanna
    -anzi: molto piu-
    sopra tutti gli altri.

    La cosa, però, più sconvolgente
    (e che ci lascia pessimisti sul futuro)
    è che i concittadini paiono aver scordato tutto.

    Anzi, con fare “capisciulino”, quando e se qualcuno menziona Mennitti
    alzano le spalle
    e fanno una faccia strana.
    Come a dire “tuttu uguali sontu”.

    Dimenticando che vi sono le fulgide eccezioni che, appunto, confermano la regola.

    Sicchè: tenetevi “questi”.
    Io, cosimino de matteis, non ho votato questa Amministrazione e/o questa maggioranza e/o queste persone.
    Essi non avevano la mia stima
    -nè personale nè politica-
    e dopo mesi di operato
    (e qualche indagine ancora in corso)
    continuano a non averla.

    Lo abbiam avuto il Sindaco valido
    -un fuoriclasse, anzi-
    ed è stato trattato al livello di un “xy yx” qualsiasi.

    Ora non è più chiaro perchè san Lorenzo
    -il piu grande dei nostri Concittadini-
    non volle aver a che fare con Brindisi
    e coi suoi abitanti?

  6. Sono tipiche manifestazioni di Brindisinita’:l’invidia verso qualcuno che ha un’ottima idea e le autorita’ forti con i deboli e deboli con i forti, servi di queste invidie.
    Mai cambiare lo stato delle cose a Brindisi, specie alla Sciaia, se non in peggio, perche’ e’ l’obbiettivo di una classe di brindisini invisibili, tenere brindisi cosi’ come’ e’ , anzi peggiorarla, se no la gente alza la testa e poi chi li tiene piu’ nella solita miseria…
    Ovviamente la classe politica locale e’ l’immagine di questa Brindisinita’ !!!

  7. La polizia municipale per giusta ragione doveva svolgere il proprio- dovere con puntualita’ come piu volte segnalato!…il modo di fare del sindaco e della sua giunta sembra alquanto scorretto,il commerciante pero’ aveva investito denaro e tempo per poi avere questa sorpresa??giudicate voi

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