Lo sfogo di Sonia: “Per i malati oncologici non ci sono né posti letto e né sale operatorie”

BRINDISI- (Da Il7Magazine) “Si chiede di fare prevenzione ma in ospedale non ci sono né  posti letto e né sale operatorie per i malati oncologici” è questo lo sfogo di Sonia che da due anni sta combattendo la battaglia più importante della sua vita, quella contro il cancro. “Abbiamo medici straordinari all’ospedale Perrino ed una Brest Unit di eccellenza ma i sanitari non vengono messi in condizioni di operare- dice Sonia- ed i tempi si allungano anche là dove tempo da perdere non ce n’è”. La donna che oggi ha 53 anni si è ammalata di cancro la seno due anni fa. Nel settembre del 2020 ha subito una mastectomia con conseguente chemio e la radioterapia. Lo scorso giugno sempre presso l’ospedale Perrino ha subito un intervento di Lipofilling al seno nell’attesa della protesi, durante il periodo di degenza è stata ricoverata nel Reparto di Chirurgia Vascolare. “Qui sono venuta a conoscenza di un fatto a dir poco scandalo che sta per coinvolgere tutte noi donne, e non mi rivolgo soltanto a noi operate di cancro al seno , ma a tutte le donne che dovrebbero avere il diritto alla salute come può essere la prevenzione la cura e la ricostruzione del seno- dice- Qui a Brindisi abbiamo la fortuna di avere migliore Brest Unit di equipe medica e infermieristica (al pari di ospedali come quello di Firenze ). Un reparto di senologia e chirurgia plastica senologica ricostruttiva con medici all’avanguardia ed eccellenze come il dott. Burlizzi e il dott. Gazzabin . E fin qui tutto bene, il problema è questo, che nonostante l’incremento di casi di cancro al seno anche in giovane età, questi scellerati di dirigenti hanno deciso di far chiudere i reparti limitando i posti letto , facendoli confluire in Chirurgia Vascolare,  e di conseguenza tutti gli interventi chirurgici. Non hanno una sala operatoria a disposizione,in oltre mettendo il personale a fare turni in altri reparti, alcuni medici hanno già firmato l’aspettativa informazione datami da un infermiere. Ora mi chiedo cosa si può fare ,al fine di far desistere la dirigenza del Perrino da questa assurda e scellerata intenzione per garantire le dovute cure a noi operate da cancro al seno ? Abbiamo bisogno di cure e di medici in gamba come quelli che per fortuna abbiamo nella nostra ASL di Brindisi e che qualcuno vorrebbe toglierci”.  La pandemia degli ultimi due anni ha limitato di parecchio le prestazioni ordinarie dell’ospedale e molti medici, proprio per garantire l’assistenza ai malati di Covid, sono stati trasferiti da un reparto ad un altro. La situazione è precipitata ulteriormente negli ultimi mesi, ossia da quando è cominciata la stagione estiva. Il Pronto soccorso è in perenne affanno, le richieste di prestazione aumentano a dismisura e la carenza di personale non rende le cose più facili.  Qualche settimana fa la Regione Puglia ha autorizzato le Asl, per l’ennesima volta,  ad attingere a personale di altre unità operative per sopperire alla carenza di medici nei pronto soccorso sollevando le proteste da pare dei sanitari. Il trasferimento, infatti, crea un effetto boomerang che si ripercuote  sugli altri reparti. “Nel mio reparto ci sono solo due medici- racconta Sonia- in patica hanno accorpato Chirurgia Senologica, Chirurgia Ricostruttiva e Chirurgia Plastica a Chirurgia Vascolare. Hanno ridotto i pasti letto e la messa a disposizione dei medici. Oggi che si parla tanto di prevenzione non si riesce a garantire un intervento chirurgico ad un malato oncologico entro i quaranta giorni previsti perché non c’è personale e neppure sale operatorie. Un grande peccato se si pensa che abbiamo dei professionisti della medicina eccezionali. Sembra di trovarsi davanti ad un muro di gomma”. L’aumento incalzante dei casi di Covid, non rende, poi, le cose più semplici. Davanti a tutte queste difficoltà molti medici minacciano di gettare la spugna. Da due anni non usufruiscono di giorni di ferie ed anche chiedere un semplice permesso da lavoro è diventato un lusso, un lusso che in molti non si possono permettere perché il diritto alla salute va garantito. “Pensate che ad occuparsi di me, come degli altri pazienti oncologici, vi sono al Perrino dei medici straordinari ma negli ultimi tempi le liste d’attesa per le prestazioni sono aumentati perché abbiamo dovuto dividere la nostra equipe con l’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana. Qualcuno ha già perso la pazienza e si è persino messo in aspettativa, mi sono state dette testuali parole: “Ora mi fermo, sto firmando l’aspettativa e ci penso”. Insomma di questo passo il nosocomio brindisino rischia di perdere anche quei pochi medici che sono rimasti. Del resto è un fenomeno che si sta registrando anche nel Pronto Soccorso dove negli ultimi mesi è stato un boom di richieste di trasferimento tanto da indurre la Asl a cercare medici negli altri reparti per impiegarli nella Medici d’urgenza. “Se non mi posso operare a che serve fare prevenzione?- dice, giustamente, Sonia- la salute è un diritto. A questo punto chi ha bisogno è costretto a rivolgersi altrove. A spostarsi in altri ospedali. Perché se qui abbiamo tutto quello che ci serve? Io ho trovato un percorso perfetto. Un’assistenza che mai mi sarei aspettata. Abbiamo una Brest Unit fenomenale”.  La Breast Unit è un centro multidisciplinare di senologia che segue la donna in tutto il suo percorso per la cura del tumore alla mammella. Costituita formalmente nel 2008 all’interno dell’ospedale Perrino, è punto di riferimento per l’intero territorio provinciale e meta di migrazione anche da altre province e regioni del sud.  L’elevato standard tecnologico, la formazione continua e la ricerca, la definizione di procedure ad hoc, insieme alla costante collaborazione tra specialisti , ospedalieri e del territorio,  rappresentano le basi su cui si intende proseguire nello sviluppo del centro. La donna viene presa in carico dal team di professionisti e da gruppi di lavoro che studiano il singolo caso, individuano la terapia più idonea, l’eventuale percorso chirurgico e le cure successive. Si lavora costantemente affinché ogni donna si senta accolta e rassicurata, seguita in tutti i suoi bisogni fisici e psicologici. In tutto questo l’ospedale Perrino di  Brindisi è considerato un polo di eccellenza.

Lucia Pezzuto per Il7 Magazine

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*