CAROVIGNO- Malgrado l’intensa attività di sensibilizzazione degli utenti condotta dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto sin dalla sua nascita, nonostante il controllo dell’area protetta esercitato dallo stesso, c’è ancora chi mette in atto comportamenti che ledono gli habitat e gli animali della Riserva.
Sono due le problematiche su tutte che, in questo periodo, stanno creando non pochi problemi all’area protetta: le scorribande dei piloti di motocross e l’accesso indiscriminato di utenti con cani.
I primi sono protagonisti di corse a rotta di collo tanto sulle spiagge, che sul delicato habitat delle dune. Mettendo in atto tale comportamento, i piloti in questione violano più punti dei Decreti istitutivi dell’Area Marina Protetta e della Riserva Naturale dello Stato, esponendosi a possibili procedimenti penali, e rischiano di vanificare l’azione di tutela condotta dall’ente gestore.
Entrando nell’area protetta con mezzi a motore, inquinano, facendo acrobazie sulle dune, già messe a dura prova dai moti ondosi, provocano smottamenti, correndo in un luogo in cui è vietata la presenza di veicoli, sorprendono gli utenti che si muovono, rispettosi, nelle aree di Torre Guaceto e, vista la scelleratezza del loro atteggiamento e la visuale ridotta negli anfratti che frequentano, si teme che prima o poi investano qualcuno.
Per mettere fine al fenomeno, il personale del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto che non ha ruolo di polizia giudiziaria, quindi, non può fermare chi compie scempi in Riserva, si è rivolto alle forze dell’Ordine, indicando i giorni e gli orari nei quali i gruppi di motociclisti sono soliti violare il Decreto dell’AMP e quello della RNS, per ultimo, nelle scorse ore, l’ente ha inviato, per le vie formali, anche notizia del percorso battuto dagli stessi.
Per quanto concerne l’accesso degli utenti con cani alla Riserva, la situazione non è meno grave. Tanta gente viola il Decreto istitutivo della RNS, ciò benché sia di dominio pubblico il divieto nazionale di accesso alle AMP con gli animali da compagnia. Alcuni conducono cani al guinzaglio, la maggior parte raggiunge Torre Guaceto per far correre e sfogare i propri cani.
Si tratta di comportamenti inammissibili e pericolosi, ciò perché la Riserva ospita un gran numero di esemplari di fauna selvatica che rischiano di essere infastiditi dalla presenza di altri animali e, quindi, di essere costretti ad abbandonare il luogo protetto per raggiungere mete inadatte alla loro presenza.
Tali animali corrono il rischio di essere feriti e addirittura predati.
Il personale del Consorzio non manca di pattugliare l’area protetta ed invitare gli utenti che violano la norma di riferimento della stessa ad abbandonare la Riserva, ma questo non basta. Non sono sufficienti nemmeno le informazioni diffuse attraverso la cartellonistica sparsa nell’area protetta recante i divieti in vigore, e le staccionate in legno erette per proteggere le dune.
E’ necessaria una forte azione di contrasto e repressione di tali comportamenti a opera delle forze dell’Ordine.
“Abbiamo la massima fiducia nell’operato delle Autorità – ha dichiarato il presidente del Consorzio, Corrado Tarantino – chiediamo che, nel limite delle loro possibilità, le forze dell’Ordine aumentino il livello di controllo che esercitano su Torre Guaceto. Senza di loro non possiamo proteggere la nostra Riserva”.
Torre Guaceto è popolata da innumerevoli specie animali, tra questi anche gli esemplari, come le volpi, che vengono reimmessi in natura dopo essere stati ricoverati presso il centro fauna selvatica della Riserva, e da animali a rischio di estinzione, per citarne uno, il fratino che nidifica in spiaggia e che esposto a minacce, quali la presenza di un cane o il transito di moto, abbandona il nido, quindi non si riproduce o addirittura muore.
Il divertimento fugace di un pilota o di un utente con cane non vale la vita di questi animali. Chi guida motocross o ama gli animali, deve rispettare Torre Guaceto e tutti i suoi abitanti.
il video: https://youtu.be/8LI4p1OeHk8
Incomincia à dar fastidio questa forma di idolatria Di Torre Guaceto,mi sembra in male di senzionalismo giornalistico ,voler proteggere solo ed esclusivamente la riserva nel suo limite territoriale dagli attacchi vari ; scorribande di trial é compagnia: cinofili ed affini.Amo quanto tutti i cittadini amanti della natura la riserva ma se non si interviene in modo deciso per bloccare questi delinguenti perché tali sono: della riserva é del resto delle dune costiere della marina di Carovigno.Difesa anche dall’abusivismo di certune concessioni balneari ed edilizio.Protezione globale.(nella riserva ho vissuto vacanze estive con i miei cugini nella piccola masseria situata su un piccolo promontorio .Una stanza tettoie é cortile per le pecore.
Ma in che mondo viviamo.
Impera il “chi se ne frega”.
L’aspetto che nn comprendo è legato ai mancati interventi delle forze dell’ordine pur in presenza,secondo quanto leggo nell’articolo, di segnalazioni circostanziate. Incomprensibile .