MESAGNE – Ex poliziotto litiga con il gestore di un locale e la polizia, dopo essere intervenuta per sedare l’accesa discussione, gli ritira le armi che deteneva legalmente in casa tra cui una 44 Magnum, un fucile a pompa, un altro fucile e una pistola Smith & Wesson. L’episodio si è verificato a Mesagne e il ritiro cautelativo del porto e delle armi sarebbe scattato in seguito alle minacce che lo ‘sbirro’ ormai fuori servizio avrebbe rivolto al commerciante mesagnese.
L’estate sta per concludersi e i gestori dei bar, pizzeria, dei locali in generale stanno continuando a lavorare senza freni prima che arrivi il freddo e l’inverno. A Mesagne le serate procedono tranquillamente: la gente è in giro per il centro storico, le famiglie con bambini a seguito a giocare nella villa comunale. Fuori dai locali c’è la musica che allieta le serate della movida. Non sempre, però, i residenti del quartiere centrale della città sono contenti del volume della musica che proviene dai locali e dagli schiamazzi notturni.
Sarebbero stati, infatti, proprio questi i motivi che avrebbero suscitato l’ira nell’ex poliziotto a tal punto che una sera di fine estate sarebbe sceso per strada e andando dritto dal gestore di un locale lo avrebbe minacciato anche di morte se non avesse placato il ‘rumore’ che proveniva dal suo bar. Gli agenti con una volante della polizia, dopo una chiamata ricevuta al 113, si sono recati sul posto per verificare quello che stava avvenendo. Il giorno successivo la presunta vittima si sarebbe presentata in commissariato per mettere a verbale le minacce ricevute dall’ex poliziotto.
Per queste ragioni nei confronti dell’agente di polizia non in servizio sarebbe scattato il ritiro cautelativo delle armi che deteneva in casa, per evitare che quelle presunte minacce si trasformassero in azioni reali. Indagini sono ora in corso per chiarire la vicenda.
BrindisiOggi
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