LATIANO – Una lite in casa, dove si trovava agli arresti domiciliari, e per lui si sono spalancate le porte del carcere di Brindisi. Emanuele De Vangelio, 37enne di Latiano, soggiornerà per i prossimi 3 anni e 8 mesi nella casa circondariale del capoluogo di Provincia dopo che i carabinieri della locale stazione gli hanno notificato un ordine di esecuzione pena emesso dall’ufficio di sorveglianza del Tribunale di Lecce: l’uomo si trovava ai domiciliari perché riconosciuto colpevole dei reati di ricettazione e truffa. La revoca della misura di custodia, sostituta dalla carcerazione, è scaturita a seguito di un litigio che l’uomo ha avuto col fratello all’interno dell’abitazione nella quale si trovava a scontare la sua pena: dopo la denuncia del congiunto è partita la segnalazione all’ufficio di sorveglianza del Tribunale di Lecce che ha deciso per l’aggravamento della misura.
Dopo le formalità di rito, De Vangelio è stato accompagnato presso la casa circondariale del capoluogo di Provincia. I fatti addebitati al malvivente risalgono al 2008. De Vangelio, a quel tempo, sarebbe stato coinvolto, insieme ad altre 6 persone, in un giro di fatturazioni false mirate all’aggiudicazione indebita di finanziamenti pubblici per 2 milioni di euro a favore di una ditta di Oria per la costruzione di un complesso residenziale a Maruggio, in provincia di Taranto. Una collezione di reati importante ha portato De Vangelio a ricevere dalla Corte che l’ha giudicato una pena molto pesante: il lavoro di indagine degli inquirenti ha reso possibile la tracciabilità del percorso criminale dell’uomo per attribuirgli tutti i capi d’imputazione contestatigli nel processo che, infine, l’ha visto colpevole.
De Vangelio era noto da tempo alle forze dell’ordine sempre per crimini legati a false fatturazioni e truffe, come testimoniano gli anni trascorsi dai reati commessi e gli altri episodi risalenti a circa 10 anni fa: ora per lui, dopo gli arresti domiciliari cui era già sottoposto, si sono spalancate le porte del carcere di Brindisi in conseguenza della lite familiare di cui si è reso protagonista.
BrindisiOggi
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