Lite per una mancata precedenza, prendono a bastonate un uomo, due nei guai 

BRINDISI- Lite per una mancata precedenza, prendono a bastonate un uomo, due nei guai  I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 25enne e una 27enne, entrambi del luogo, per lesioni personali in concorso commesse con oggetto atto a offendere e porto d’armi od oggetti atti a offendere. In particolare, i due nella giornata del 2 dicembre scorso, sulla complanare S.S. 16 direzione Brindisi – quartiere La Rosa, per futili motivi conseguenti ad alterco durante la circolazione stradale, hanno aggredito un 61enne di Brindisi, percuotendolo con le mani e con un bastone in legno che portavano con loro in auto. La vittima, soccorsa dal personale del 118 e trasportata presso l’ospedale Perrino, ha riportato varie lesioni giudicate guaribili con una prognosi di 7 giorni. Il bastone è stato sottoposto a sequestro.

BrindisiOggi

4 Commenti

  1. Per GIO…mi dispiace, puo’anche non essere d’accordo, ma la viltà in questa “città” è letteralmente palpabile, nella gente che mostra assoluta indifferenza a tantissime cose, partendo dalle più semplici norme di convivenza civile che altrove( e non parlo della Svezia ) vengono rispettate.
    Parlo di luoghi in cui strisce pedonali e marciapiedi non vengono invasi da automobili e motocicli, anche davanti alle scuole, peggio ancora riguardo agli attraversamenti per carrozzine e disabili.
    Questi ultimi sono costretti a muoversi per strada in mezzo al traffico, intossicandosi di gas di scarico e rischiando di essere travolti, sempre sotto lo sguardo indifferente di tutti.
    Parlo di adulti che si girano dall’altra parte quando adolescenti o ragazzi più grandi assumono comportamenti arroganti e violenti, come dei piccoli o giovani boss.
    Ecco, parlo di cose del genere, arrivando poi a ceffi da galera che malmenano a bastonate un uomo di 61 anni e continuano a circolare liberi e probabilmente ancor più arroganti e beffardi per averla fatta franca.
    Tanto, se non li mette in galera un giudice, e non c’è neanche uno straccio di associazione o movimento civico cittadino a manifestare per strada o sotto comune e prefettura, perché non sentirsi ancor più prepotenti?
    Lei pagherà anche tutte le tasse fino all’ultimo centesimo dovuto e rispetterà’ leggi e norme civiche, ma resta il fatto che, se lo fa davvero e in questo voglio crederle, fa parte di una ristretta minoranza e credo pure che ne sia consapevole.
    Personalmente, non sono un organizzatore di manifestazioni, ma posso dirle di aver preso in più di un’ occasione le difese di persone fragili, contro teppaglia simile, di ogni età’ e sapendo della provenienza da posticini come i quartieri paradiso e sant’Elia, pienamente consapevole dei rischi dei rischi, apertamente minacciato, ma deciso a non abbassare la testa, perché farlo vuol dire accettare la sudditanza a questi rifiuti sociali che andrebbero fatti sparire senza troppi scrupoli.
    Purtroppo le leggi democraticamente deboli del nostro Paese non lo permettono, si preferisce “rieducare “ questi parassiti.
    Mi è capitato anche di dare una mano ad una pattuglia dei Carabinieri in difficoltà con un tossicodipendente in astinenza, armato di un pugnale da sub, che minacciava i bagnanti alla scogliera bassa che voi chiamate sciaia.
    Come pure di essere minacciato da motoscafisti della domenica e acquascooteristi che sfrecciavano vicinissimi a bambini e famiglie in acqua, per aver detto loro di stare lontani, mentre madri e padri non battevano ciglio.
    Al massimo dicevano che “qui è normale, siamo a Brindisi”.
    Naturalmente lei è libero di pensare che io sia un mitomane, o un così detto leone da tastiera, lo faccia pure se crede questo, ma sono tutt’altro, una persona concreta e non rassegnata all’ illegalità e inciviltà dilagante.
    Quello che mi sento di dirle è che altrove la gente comune, anche il singolo cittadino, si indigna e alza la voce per molto meno, anche qui in Italia, per quanto potrà’ sembrarle strano.
    È una questione di volontà, di ribellarsi a questo stato di cose, di sforzarsi di avere uno stile di vita rispettoso degli altri e di tutto ciò che è pubblico, da singoli prima ancora che come comunità’.
    Per me maggioranza e opposizione del governo della città, sono espressione di chi vota, ed io che non parteggio ne’ per l’una né per l’altra parte, anche perché mi trovo a Brindisi per motivi professionali, ma ne subisco comunque tutte le sue “particolarità”.
    E non poche volte, volendo fare riferimento alla politica locale e ai votanti, ho visto strani individui sostare intere giornate presso i seggi elettorali a prendere nota di chi andava a votare per fare una sorta di “statistica” preliminare ai conteggi ufficiali.
    Mi creda, è una cosa che succede letteralmente e sotto gli occhi di tutti.
    Si può vivere diversamente, ma bisogna sforzarsi di cambiare davvero, sempre che ce sia la volontà, ma al momento proprio non la vedo questa volontà, se non da parte di una piccola minoranza di cittadini .
    Se lei ha viaggiato un po’, come penso, saprà di cosa parlo.

  2. Non è certo il singolo che può assolvere a questi compiti, che sono propri della classe politica…parlo dei nostri rappresentanti locali, che dovrebbero farsi carico dei problemi e dell’evidente e diffuso malcontento di chi è costretto a vivere in questa città ! Sono loro che dovrebbero promuovere incontri, manifestazioni, ed essere portavoce delle nostre istanze! Questo è il compito delle forze di opposizione, in una democrazia! Ma evidentemente sono anche loro impegnati nella cura di sé stessi… salvo poi a svegliarsi al momento del voto

  3. Scene assolutamente consuete di brindisinita’…accadono tutti i giorni…questa gentaglia è fuori controllo e per di più, grazie a politici che per non finire in galera hanno “rivisto” al ribasso una serie cospicua di misure giudiziarie contro i reati, questa gente continua a circolare per le strade come se nulla fosse.
    Il bastone è stato sequestrato…se ne saranno già procurato un altro.
    Immagino anche il senso di impotenza degli operatori delle forze dell’ordine che rivedranno liberamente in giuro questi e tanti altri schifosi elementi.
    Una volta per reati del genere, si finiva in carcere.
    Pero’ la colpa di questo stato di cose, oltre ad essere delle istituzioni, specie quelle locali, è di una cittadinanza vile e abituata a convivere con questa feccia umana e questi episodi.
    Altrove ci sarebbero manifestazioni pubbliche per far schiodare dalle scrivanie i Prefetti, i sindaci, i comandanti provinciali delle forze dell’ ordine ecc.ecc….ma qui niente, siamo a Brindisi.

    • Caro Nessuno, prima di dare del vile a chi non conosci, illuminaci, elenca invece, tutte le attività ed eventi ed iniziative che hai organizzato tu in modo da ergerti al di sopra di tanta viltà.
      Sono invece d’accordo sulla tua lamentela circa le istituzioni e soprattutto verso il Prefetto. Brindisi è ormai terra del FarWest o dell’America Latina, dove vige la legge del più forte, del più abituato a alzare le mani, del più delinquente e certamente del più maleducato ! Non c’è un giorno in cui esca per strada e non veda macroscopiche testimonianze di inciviltà, arroganza, violenza e totale indifferenza alle leggi.
      Caro Nessuno, ed io dovrei organizzare manifestazioni, sit-in, scioperi o cos’altro intendi tu per non essere vile? Non so tu, ma io non mi chiamo Don Chisciotte. Io sarò un “vile”, secondo te, ma io rispetto le leggi, le regole, le mie macchine e moto non svegliano i bambini che dormono la notte, pago le tasse (tutte!!!!), ogni tanto aiuto chi non è fortunato come me, sono educato ed anche gentile, a volte anche con chi non lo merita. MAGARI A BRINDISI FOSSERO TUTTI VILI COME ME !!!

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