BRINDISI – Prima ha una lite con la convivente, poi sferra un pugno ad un carabiniere, un 23enne di Brindisi è stato arrestato e poi rimesso in libertà. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, hanno arrestato in flagranza di reato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale nonché maltrattamenti nei riguardi della convivente, un 23enne. Nel corso della prima mattinata al numero 112 erano pervenute diverse chiamate d’intervento da parte di alcune persone abitanti nel rione Santa Chiara, le quali segnalavano grida e schiamazzi provenire da un appartamento del terzo piano dove era in atto una furibonda lite domestica. I militari giunti sul posto si sono trovati dinanzi ad attenderli un giovane con le mani sporche di sangue, mentre brandiva con la mano destra un coltello da tavola. Alla vista dei Carabinieri visibilmente agitato ha urlato di volersi tagliare le vene, ed ha minacciato i militari che hanno cercato di tranquillizzarlo per disarmarlo, invitandolo a desistere e a deporre immediatamente l’arma, invito al quale dopo qualche esitazione il giovane ha ottemperato abbandonandola. In tale frangente mentre i militari stavano procedendo ad allontanare l’arma dalla sua disponibilità al fine di evitare che la potesse riprendere, ha sferrato una violenta gomitata al volto del Carabiniere intervenuto, colpendolo all’altezza dell’arcata oculare venendo pertanto bloccato e tratto in arresto. Dalla ricostruzione degli eventi è emerso che il sangue presente sulla sua mano è riconducibile ad una lite precedentemente avuta con la fidanzata convivente che aveva precedentemente abbandonato l’appartamento con il padre. Il giovane e il militare sono stati visitati nel pronto soccorso dell’ospedale di Brindisi, dove i sanitari hanno riscontrato al Carabiniere la contusione della regione orbitaria sinistra, mentre l’arrestato a seguito degli esami tossicologici è risultato positivo all’assunzione di sostanze stupefacenti, nello specifico cocaina, marijuana nonché alcol. Gli ulteriori successivi accertamenti hanno permesso di appurare che, prima dell’intervento dei militari il giovane aveva avuto una violenta lite con la compagna convivente la quale si era già allontanata prima dell’arrivo dei Carabinieri e che, una volta rintracciata e sentita in relazione all’accaduto, ha confermato di aver subìto minacce e maltrattamenti dall’arrestato. Nel corso delle attività è stata effettuata una perquisizione locale nel domicilio dell’indagato, rinvenendo nella circostanza 42 grammi di sostanza stupefacente tipo marijuana, nascosta all’interno di un mobile del soggiorno. Il coltello e lo stupefacente sono stati sottoposti a sequestro. L’arrestato è stato rimesso in libertà ai sensi art.121 del codice di procedura penale, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria e segnalato all’autorità amministrativa quale assuntore di stupefacente.
la doveva uccidere per restare dentro