L’Ipsia ‘G. Ferraris’ accoglierà 20 studenti extracomunitari

BRINDISI – La scuola superiore di Brindisi Ipsia ‘G.Ferraris’ apre le porte a 20 studenti extracomunitari. Si chiamano Sami, Abulai, Sibabe, Moussa, sono solo alcuni nomi degli studenti che l’11 settembre prossimo varcheranno la soglia della scuola brindisina. In aula ci saranno studenti, tra cui minori non accompagnati, provenienti da diversi paesi del mondo: Iraq, Senegal, Pakistan, Ghana, Eritrea, Afghanistan, Togo, Gambia, Guinea, Camerun, Kossovo, Costa d’Avorio. I ragazzi inizieranno un nuovo percorso, denominato ‘FA.Ci.L.E. – FormAzione Civico Linguistica E servizi sperimentali’, un progetto sperimentale finanziato dal Ministero dell’Interno, per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi.

L’ingresso dell’istituto

La campanella in via Adamello a Brindisi suonerà alle 15 di lunedì prossimo.  L’istituto in questo modo apre le porte a questi giovanissimi e offrirà loro una speranza per il futuro.

“In un momento storico in cui il tema dell’immigrazione anima il dibattito politico e sociale – afferma il dirigente scolastico Rita Ortenzia De Vito – l’IPSIA Ferraris si conferma scuola di accoglienza e integrazione favorendo l’acquisizione della lingua italiana per tanti ragazzi extracomunitari che chiedono, alla nostra comunità, solo un’opportunità per continuare a sperare in un futuro migliore”.

Locandina del progetto

Capofila della rete di partenariato, composta da dieci 10 partner, tra i quali l’IPSIA “Ferraris”, e da numerosi soggetti aderenti tra cui l’Università per Stranieri di Perugia e l’Università del Salento, è la Cooperativa “Rinascita” di Copertino.

Obiettivo del progetto l’apprendimento della lingua italiana (L1/L2) e l’educazione civica, finalizzati al conseguimento delle conoscenze e competenze linguistiche, utili all’inserimento socio-economico sul territorio di 100 richiedenti e titolari di protezione internazionali, appartenenti a categorie vulnerabili, selezionati all’interno dei centri CAS e SPRAR attivi nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto.

Il corso, che si articolerà in diversi moduli, avrà la durata di diversi mesi, fino ai primi giorni del mese di marzo 2018.

In questo momento storico per Brindisi dove la città si divide sull’accoglienza e l’integrazione, il progetto accolto dall’istituto superiore brindisino è, invece, segno di grande speranza.

BrindisiOggi

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