BRINDISI – Lavoro minimo di cittadinanza e Cantieri di cittadinanza.
Sono queste le due misure che, assieme al contratto di collocamento e/o ricollocamento, rientrano nelle misure varate dalla Regione in tema di lavoro: entrambe sono state illustrate questa mattina dall’assessore regionale al Lavoro Leo Caroli e della dirigente Francesca Brescia ai rappresentanti di nove Comuni brindisini ed a quelli delle organizzazioni sindacali territoriali.
L’incontro si è svolto nel salone di rappresentanza della Provincia.
A dare le linee introduttiva all’argomento, il commissario straordinario Cesare Castelli: “Il lavoro – ha spiegato – è stata una delle linee guida nel corso della gestione commissariale”. Caroli, quindi, dopo aver illustrato quelli che è il quadro di riferimento da cui partire, ha parlato del principio ispiratore dell’intervento: “Quello che vogliamo – ha detto – è programmare strumenti che possano essere da sostegno nel reinserimento di diversi soggetti nel mondo del lavoro, grazie anche all’intervento della mano pubblica”.
Nel dettaglio, il lavoro minimo di cittadinanza prevede che i Comuni che si impegnino a definire un percorso per ricollocare chi percepisce ammortizzatori sociali, anche in deroga, attraverso progetti specifici che forniranno nuove competenze da spendere sul mercato del lavoro. Alla Regione toccheranno le spese assicurative e di formazione.
Per quanto riguarda il Cantiere di cittadinanza, concerne progetti di inserimento lavorativo sotto forma di cantiere lavoro che, si legge nella delibera di riferimento, “si può configurare come attività ausiliaria al servizio pubblico”. Questo strumento è rivolto a disoccupati di lunga durata e persone di particolare fragilità sociale.
Le parti in causa si incontreranno nei prossimi giorni, anche per avere un quadro più completo della situazione.
F.Tr.
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