
CAROVIGNO- La Lanterna del popolo va avanti. L’incendio alla sede del giornale di Carovigno non è bastato ad azzittire l’informazione. Anche se con quattro giorni di ritardo il mensile è andato in stampa ed è in edicola. Non si è arreso Domenico Basile, direttore e proprietario della testata giornalista che il 30 novembre scorso ha visto andare a fuoco anni di lavoro con l’incendio alla sua redazione in via Verdi a Carovigno, a pochi passi da palazzo di città. La sera alle 20 ignoti hanno appiccato le fiamme. Danneggiati i locali, bruciati gli arredi compresa la stampante dove veniva prodotto il mensile. Danni per oltre 10 mila euro che per un piccolo giornale pesano come un macigno. L’incendio è avvenuto lo stesso giorno in cui il giornale sarebbe dovuto andare in stampa.
Ma Basile ha deciso di non fermarsi. Lui è convinto che qualcuno avesse voluto azzittire l’informazione, “spegnere la laterna”. A qualcuno non sarebbero piaciuti gli articoli pubblicati negli ultimi mesi: contro l’impianto di compostaggio e sugli affidamenti di servizi dell’amministrazione comunale. “Dietro gli incendi che si stanno verificando a Carovigno- afferma Basile- c’è un’unica mente che con pochi euro li ha commissionati”.
L’edizione di questo mese è da oggi in edicola con un articolo sulle dimissioni della presidenza del consorzio di Torre Guaceto Mariella Milani.
Lu.Po.
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