SAN VITO DEI NORMANNI- Si è svolta a San Vito dei Normanni martedì 6 dicembre la fase conclusiva del concorso letterario “Custodire la memoria per generare la pace”, nato sulla scia delle attività che l’Associazione Nazionale Vittime Civili di guerra promuove a livello nazionale. Teatro della premiazione l’auditorium del Liceo Scientifico “Leonardo Leo” di San Vito dei Normanni, impegnato già a partire dall’inizio dell’anno scolastico nella promozione della cultura della legalità e della Nonviolenza con la partecipazione attiva ai lavori su Lanza del Vasto in occasione del convegno del 29 settembre 2017 e con la promozione delle iniziative del 25 novembre 2017 in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulla donna con l’importante approfondimento guidato da esperti sul fenomeno dello stolking . Un ulteriore, importante tassello dunque che si inserisce nel quadro più ampio dell’educazione ai valori di cittadinanza attiva che il Leo offre ai suoi studenti. Il concorso, patrocinato dalla Provincia di Brindisi e dal Comune di San Vito dei Normanni ha coinvolto le classi terze delle scuole secondarie inferiori e le classi quarte e quinte delle scuole secondarie superiori di San Vito dei Normanni ed ha avuto come obiettivo quello di far riflettere i ragazzi sull’importanza del ricordo e della memoria, per far sì che non si ripetano gli errori del passato e si eviti la tragicità della guerra alle nuove generazioni. “Salite dalla terra, dimenticate i padri, costruite un mondo migliore!”: questo l’invito ai giovani studenti presenti in sala appartenenti a tutte le istituzioni scolastiche del territorio e accompagnate dai loro docenti nel discorso di benvenuto da parte della dirigente scolastica, prof.ssa Carmen Taurino e dell’intera comunità del Leo di cui si è fatta portavoce la prof.ssa Scarafile, ricordando i versi di Salvatore Quasimodo in Uomo del mio tempo. A condurre i lavori il dott. Raffaele Romano con il prezioso supporto della dott.ssa Liliana Calabrese, promotrice dell’iniziativa. Numerose le autorità presenti: oltre al primo cittadino Domenico Conte, sono intervenuti numerosi rappresentanti dell’ANVCG tra cui il presidente provinciale Mario Calabrese e tutti i presidenti provinciali ANVCG della regione Puglia, il vicepresidente nazionale Aurelio Frulli e il consigliere nazionale Antonio Biseglia . Nella prima parte dell’incontro si è posto l’accento sul fatto che oggi l’Associazione, oltre ai tradizionali compiti di tutela della categoria, è particolarmente attiva attraverso la valorizzazione del ricordo dei Caduti e il rafforzamento della solidarietà nei confronti di tutti i civili colpiti dalle vicende belliche. Attualmente infatti l’ANVCG promuove e sostiene ogni iniziativa diretta al consolidamento della pace, alla cooperazione e all’amicizia tra gli Stati, alla cessazione dei conflitti ed alla informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica in Italia e nel mondo sui tragici effetti delle Guerre sulle popolazioni civili. Particolarmente significativo il riferimento alla Campagna nazionale dell’ANVCG incentrata sul pericolo degli ordigni bellici inesplosi che, anche in Italia, continuano a mietere vittime, causare incidenti e, nelle migliori delle ipotesi, procurare panico. Il tema, che di primo impatto può sembrare lontano dalla nostra realtà, non è mai stato così attuale per il territorio pugliese, sede della 15ª Forza Aerea Statunitense e protagonista, tra gli altri avvenimenti storici, del tragico bombardamento tedesco del 2 dicembre del 1943 a seguito del quale il porto di Bari è stato totalmente distrutto, e del quale restano nell’area, ma non solo, una moltitudine di residuati potenzialmente pericolosi anche al giorno d’oggi. Tante e sentite le testimonianze: un unico universale linguaggio comune che si può sintetizzare nella significativa frase pronunciata dal presidente provinciale dell’ ANICG di Foggia: “La guerra è il fallimento della civiltà” Quindi la premiazione dei vincitori: sei ex aequo come da regolamento: Serena Capoccia, Abi Idowu e Bakary Manneh della SSPG “Buonsanto”, Antonio Dresda della SSPG “Meo” , Marika Barco dell’IISS “Peppino Impastato” e, dulcis in fundo, per il liceo scientifico “Leo”, Chiara Mingolla con la sua bellissima e toccante lettera scritta da un padre-soldato in occasione del primo compleanno della figlioletta che, forse, non lo conoscerà mai. A loro la targa di “Testimone di Pace e Solidarietà” e la promessa di una futura pubblicazione dei loro lavori per iniziativa dell’ANVCG. Una mattinata intensa che ha voluto ridare significato alla parola pace, una parola che spesso smentisce se stessa e che viene sempre più, nel nostro mondo, violata e abusata. Una giornata di forte impatto emotivo , una giornata che il liceo Leo non dimenticherà. Come avrebbe detto madre Teresa di Calcutta “Tutto quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”.
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