BRINDISI- La sua potrebbe essere la storia di milioni di altre persone, licenziata in tronco a 52 anni dopo 25 di servizio. Il motivo: non rientra nei piani economici e organizzativi dell’azienda, la Basell, un colosso industriale della chimica. Su 130 lavoratori solo lei non rientrava più nei piani aziendali dello stabilimento brindisino. La Cgil scende in campo in suo sostegno, sit in questa mattina fuori dai cancello dell’azienda. Una protesta per Zoe, così è stata chiamata la lavoratrice, con l’ultimo nome che appare nell’elenco dell’anagrafe dei nomi. Al posto di Zoe potrebbe esserci chiunque. A manifestare c’era la segretaria generale della Cgil di Brindisi Michele Almiento, l’assessore regionale al Lavoro Leo Caroli, ex segretario provinciale della Cgil di Brindisi. Un licenziamento illegittimo secondo l’organizzazione di categoria nei confronti di una sola lavoratrice che avrebbe sempre prestato la sua opera in maniera diligente.
La 52enne si occupa del settore amministrativo. La scorsa settimana senza alcun preavviso ha ricevuto la lettera di licenziamento. La donna dieci anni fa ha combattuto anche contro una grave malattia e poi è rientrata a lavoro. “Per non pesare all’azienda durante le cure- spiega Almiento- a volte ha anche preso dei giorni di ferie e non di malattia”.
Il suo legale, l’avvocato Giordano ha ottenuto per il 4 dicembre prossimo un incontro con l’azienda per discutere della richiesta di reintegro nel posto di lavoro. “Proviamo le iniziative stragiudiziali- afferma Giordano- cerchiamo un accordo, altrimenti percorreremo le altre strade. Non è solo una questione economica, ma di dignità della persona”.
Intanto alla protesta si sono aggiunti anche i 44 lavoratori della Colmec azienda brindisina che si occupava di manutenzione industriali. Termomeccanica, che aveva affittato un ramo d’azienda, aveva preso questi lavoratori per alcuni appalti ma dopo un mese li ha rimandati indietro attingendo da altra manodopera non specializzata. Colmec non è più attiva, è in fase di concordato non ha più i requisiti di qualità per operare. 44 famiglie sono a rischio.
Lucia Portolano
COMPORTAMENTO INQUALIFICABILE DA PARTE DI UNA AZIENDA CHE FATTURA A BRINDISI 500 MLN DI EURO (fonte “IL SOLE 24 ORE”)
IL MANAGEMENT DOVREBBE METTERE LA TESTA NEL.. SABBIA
PER IL LORO COMPORTAMENTO ASSAI DEPRECABILE CHE NON HA FATTO ALTRO CHE INSUDICIARE LA REPUTAZIONE DI LYONDELL BASELL POLIOLEFINE.
Il licenziamento individuale di una persona ammalata e con 25 anni di anzianità è una decisione ,oltreché ingiusta, controproducente per una azienda leader mondiale nel suo settore manifatturiero. Ma ancor più incomprensibile è l’assenza dei lavoratori Basel alla grande manifestazione di protesta.“Tre di essi mi hanno manifestato la loro presenza ideale – ha spiegato Giuseppe Giordano, il legale della donna e, per l’occasione, anche il suo portavoce – purtroppo non hanno potuto prendere parte fisicamente ma manifestano tutta la loro solidarietà alla collega“.
I DIRIGENTI HANNO CHIUSO TUTTI I CANCELLI E VIETATO A TUTTI DI ESPRIMERE OPIONI ALTRIMENTI…..
A PENSARE CHE L’AZIENDA BASELL DI BRINDISI PRODUCE E FATTURA PER 500 MLN DI EURO L’ANNO (FONTE IL SOLE 24 ORE) QUINDI I MOTIVI ECONOMICI ADOTTI SONO PALESEMENTE FALSI E INATTENDIBILI. LYONDELL BASELL E’ UN COLOSSO LEADER MONDIALE NELLA PRODUZIONE DEL POLIPROPILENE.
IL MANAGEMENT LOCALE SI E’ QUALIFICATO INQUALIFICABILE NON SOLO AGLI OCCHI DELLA GENTE E DELLE ISTITUZIONI MA ANCHE AGLI OCCHI DEL COLOSSO AMERICANO