CAROVIGNO- “Libera Torre Guaceto” è stata un successo. Accorse in riserva per la pulizia di comunità circa 90 persone e riempiti oltre cento sacchi di rifiuti spiaggiati. L’impegno dei cittadini è stato ripagato con la scoperta di un nido di fratino e il ritorno al mare di due tartarughe. Nella giornata dedicata alla festa nazionale della Liberazione d’Italia, decine di cittadini hanno dedicato il proprio tempo alla tutela di Torre Guaceto.
Organizzato in collaborazione con l’associazione PuliamoIlmareBrindisi ed il sostegno del WWF Brindisi ed Effetto Serranova, l’evento di pulizia spiagge di comunità ha dato una boccata d’ossigeno alla fascia di costa che dalla torre aragonese va sino a località Apani, il fronte brindisino della riserva.
Numerosissime le persone che nei giorni antecedenti hanno aderito all’iniziativa e tante altre quelle che purtroppo non hanno potuto unirsi alla famiglia di Torre Guaceto a causa dell’obbligo di contingentamento degli accessi, viste le peculiarità della zona.
In quattro ore di lavoro, circa 90 cittadini sono riusciti a raccogliere tutti i rifiuti spiaggiati presenti lungo la costa arrivando a riempire di materiale di ogni genere oltre 100 sacchi poi prelevati dal personale del Consorzio e rimossi dal Comune di Brindisi attraverso Ecotecnica.
Tanti, tantissimi i bambini che hanno partecipato alla giornata di pulizia e che, impegnandosi che estrema dedizione, hanno dato il loro contributo. A conclusione dell’evento, il Consorzio di Gestione dell’area protetta ha ringraziato la propria comunità aprendo al pubblico un evento nell’evento, la liberazione in mare di due esemplari di Caretta caretta soccorsi nelle ultime settimane dal personale della riserva e rimessi in sesto nel centro recupero tartarughe marine di Torre Guaceto.
Una sorpresa per i partecipanti, il felice epilogo per una giornata dedicata alla tutela del mare e degli animali che, come gli esemplari reimmessi in natura, soffrono e perdono la vita a causa dei rifiuti presenti in mare.
“Libera Torre Guaceto è stato uno degli eventi più belli che abbiamo organizzato nell’ultimo periodo, uno di quelli che toccano il cuore – ha commentato Rocky Malatesta, presidente del Consorzio -, la grande partecipazione registrata ci dimostra che c’è una grossa fetta della nostra comunità che vuole impegnarsi in prima persona per aiutarci a proteggere la riserva. Ringrazio le associazioni che, come sempre, si sono schierate al nostro fianco per il bene dell’area protetta, i tanti che hanno partecipato muovendo finanche dalle province di Bari, Lecce e Taranto e anche coloro i quali avrebbero voluto partecipare, ma non hanno potuto. Organizzeremo altri eventi come questo e tutti avranno modo di dare il proprio contributo”.
Nel corso della pulizia, della zona A di Torre Guaceto, quella più delicata e nella quale, quindi, è vietato fare il bagno, inoltre, il personale del Consorzio impegnato nel monitoraggio dell’area protetta ha rinvenuto un nido di fratino. Le uova simbolo di speranza e nuova vita per la specie che, a causa dell’impatto antropico, rischia di estinguersi.
Ora più che mai, quindi, è necessario che gli utenti della riserva rispettino il divieto di introduzione di cani e di balneazione, anche solo sostare a lungo vicino al nido perché si desidera prendere in sole e nuotare nelle acque della zona A, spaventerebbe i genitori e li spingerebbe ad abbandonare il nido.
“Questi piccoli devono nascere, chiediamo a tutti di impegnarsi rispettando il regolamento di Torre Guaceto, l’unico strumento che abbiamo per proteggerli” ha chiuso Malatesta.
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