SAN VITO DEI NORMANNI- Gli studenti del “ Leo” incontrano Antonio Maria La Scala, collaboratore di Federica Sciarelli in “Chi l’ha Visto?” . Nell’Auditorium “G. Amico” del Liceo Scientifico L. Leo, in veste di Presidente dell’Associazione Penelope Italia Onlus e Gens Nova Onlus, A. M. La Scala ha incontrato gli studenti e i docenti trattando tematiche quali il femminicidio, la violenza sulle donne, il sextyng, le minacce digitali, i rischi in genere collegati alla rete , nonché le tristi vicende si scomparse di persone. Il Presidente, accompagnato da Laura Bellanova, referente dell’associazione Penelope per il Brindisino e da Anna Bongallino, responsabile e referente nazionale Formazione e Progetti dell’Associazione Penelope Puglia Onlus e Gens nova Onlus, ha illustrato agli studenti i seguenti dati: dal 1 gennaio del 1974 al 30 giugno del 2016 vi sono 9000 donne scomparse sul territorio italiano, circa 190 all’anno, di cui molte sono vittime di “femminicidio”. A questo bisogna aggiungere, altresì, le 500 donne circa dell’ultimo quadriennio i cui corpi, invece, sono stati ritrovati. Ergo, è un fenomeno allarmante. L’incontro ha visto la corale partecipazione degli alunni di tutte le classi del “Leo” ed ha particolarmente interessato i ragazzi, i quali hanno posto all’esperto numerose domande di cui lo stesso ha risposto esaustivamente. Il fenomeno del femminicidio e della violenza sulle donne rappresenta certamente e purtroppo, per il nostro Paese ancora un’emergenza malgrado siano stati già effettuati numerosi interventi di politica sociale. L’evento è stato fortemente voluto dalla Preside, Carmen Taurino, in virtù, anche, della partecipazione del precitato istituto al concorso cinematoriale indetto dalla Questura di Brindisi ed è stato introdotto dalla referente M. Linda Galasso. A conclusione, nel ringraziare La Scala, si è inteso sottolineare, anche, il pensiero della Dirigente Scolastica volto a sottolineare l’importanza del porre in atto interventi educativi tesi a sensibilizzare le giovani generazioni su tali problematiche nel ricordare sempre che, comunque, è precipua responsabilità delle istituzioni in genere , della famiglia ed in primis della scuola, operare tali interventi.
BrindisiOggi
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