L’ex parlamentare Elisa Mariano: “Il Pd ha reciso il legame con la gente. Ora c’è bisogno di cambiare”

BRINDISI- All’indomani del risultato elettorale che ha mostrato il flop del Partito Democratico in terra di Brindisi l’ex parlamentare Elisa Mariano, candidata nel collegio plurinominale Brindisi-Lecce, alla Camera, si lascia andare al libero sfogo. Con un post sul suo profilo fb analizza il risultato ottenuto dal suo partito, il Partito Democratico, e con grande spirito critico ammette che proprio il Pd “ha reciso ogni legame con la gente” motivo per il quale il voto domenica scorsa ha preso tutt’altra piega rispetto a quanto si aspettasse.

“Non ce l’abbiamo fatta. La mia candidatura solo al secondo posto del listino del collegio Plurinominale Brindisi- Lecce non era garanzia di elezione e, come previsto, il secondo seggio non è scattato. Responsabilità della pessima legge elettorale, certo, che di fatto assegna i seggi ad un gruppo di prescelti prima ancora che si svolgano le elezioni. Ma anche, e soprattutto, colpa di una sconfitta dolorosa e importante che va compresa tutta e sino in fondo, questa volta. Non vi nascondo che mi sarebbe piaciuto tornare a rappresentare questa terra e le sue tante contraddizioni e potenzialità in Parlamento. Lo avrei fatto, se possibile, con maggiore forza e consapevolezza della volta precedente, frutto di una maturazione personale sia politica che umana. Di questa campagna elettorale conserverò un ricordo carico di affetto e stima sinceri che ho ritrovato nei miei confronti in ogni città in cui mi sono recata e che, non vi nascondo, mi hanno sorpresa ed emozionata. Ma in giro ho colto anche tanta, tantissima sfiducia, e quasi fastidio, nei confronti del simbolo sotto le cui insegne ero candidata. Una sfiducia ed una delusione, quella nei confronti del Partito Democratico, delle sue scelte, dei suoi dirigenti, della sua confusa linea politica, che non lasciava scampo- scrive la Mariano- La verità è che il PD, da queste parti, dalle nostre parti, ha ormai reciso ogni legame con le persone che ambiva a rappresentare e non ha avuto la capacità, o la voglia, di conquistare il consenso di un Mezzogiorno tagliato fuori da tutto che chiede con forza cambiamento, modernità, lavoro, diritti, servizi. Di questo bisogna prendere atto perché questa sconfitta diventi lievito per la nascita di un diverso e più coraggioso progetto politico per la sinistra che non potrà e non dovrà essere monopolizzato dai soliti noti, ma che abbia il sapore di una vera rifondazione. Perché stavolta non basterà cambiare leader riproponendogli intorno lo stesso modello di partito, con gli stessi capicorrente capaci di lavorare unicamente per la loro autoconservazione. Proprio per questo sento il bisogno, personalmente, di uno stop. Di fermarmi a riflettere e a pensare quale sia la strada giusta da percorrere. Dentro e fuori il PD. Sento di aver dato tanto a questo partito, di essermi generosa spesa in battaglie difficili, a livello nazionale, sempre controvento e animata solo dai valori in cui credo e da uno spirito di servizio e resistenza che mi abita dentro da sempre. Certamente ringrazio la direzione nazionale per avermene dato l’occasione anche questa volta, ma credo sia venuto il momento di suonare la sveglia e di far sentire il nostro basta, e di dedicarsi, da ora, solo a progetti che si riveleranno all’altezza dei sogni della nostra terra, che riconosceranno meriti e qualità di chi vive ed opera e fa politica, con fatica, in questo Mezzogiorno. Non è più tempo di sostegno fideistici. C’è bisogno di cambiare e, se ce ne sarà l’opportunità, cambiamento saremo. Un abbraccio e grazie a tutti voi per il sostegno”.

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. Non mi risulta che le critiche, attualissime, sacrosante e dovute al PD, siamo state espresse alla dirigenza del partito PRIMA del voto. DOPO è facile andare alla ricerca del colpevole e autoassolversi. Il PD ormai NON è un partito di sinistra ( la dirigenza è quasi tutta ex DC) e nemmeno di destra. Non è nemmeno di centro . Insomma cosa è il PD? E’ solo un’assocoazione che ha capito che il momento delle vacche grasse era finito e SCIENTEMENTE ha lasciato il cerino acceso al CDX. E’ anche lecito chiedersi come mai in Puglia, o se si vuole genericamente in Italia, oltre il 60% dei voti è andato a due partiti: FdI da sempre all’opposizione formale e M5S che si è reinventato populista spaccamontagne. Sono curioso di vedere come il governo del CDX gestirà la crisi inflazionistica e delle bollette stellari.

  2. Sfiducia e fastidio… sono proprio questi i sentimenti che hanno ispirato il mio voto, per la prima volta! Spero che il messaggio arrivi forte e chiaro ai nostri amministratori locali!

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