BRINDISI – Situazione disastrosa per i 100 lavoratori della LEUCCI che vivono da 6 mesi senza retribuzioni senza sapere nulla in merito al proprio futuro. A dare l’allarme è nuovamente la Fiom Cgil Brindisi. “Pensiamo che la situazione abbia superato ogni limite- afferma Angelo Leo segretario Fiom – I lavoratori si sentono abbandonati e disorientati. 6 mesi di arretrati nelle retribuzioni sono troppi, nessuna famiglia riesce a sopravvivere a queste condizioni. Gravi sono le responsabilità aziendali nei confronti di lavoratori che da oltre un trentennio prestavano la loro professionalità con dedizione e sacrifici e che si vedono oggi ripagati con un immeritato benservito”. Si tratta di 100 famiglie che hanno contratto debiti, mutui, per la casa, per l’auto, per l’università dei propri figli e che si ritrovano sull’orlo di un baratro. “Chi gli avrebbe dovuto rispettare ed informarli – aggiunge il sindacalista – ma anche dirigerli ed organizzarli, ha preferito prendere tempo”. Ad avviso della FIOM CGIL Brindisi non bisogna più perdere tempo. È urgente una richiesta d’incontro al tavolo della Prefettura. “È necessario – conclude Leo – attivare tutte le procedure di difesa legale dei lavoratori per il pregresso dovuto. Bisogna attivarsi per richiedere la sospensione dei mutui con le banche. Bisogna predisporre un piano serio anche con la committenza di salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori ex LEUCCI COSTRUZIONI, chiamando in Prefettura tutti i livelli interessati compreso i livelli istituzionali che hanno l’obbligo di intervenire per la soluzione di questa tragedia brindisina”. Al tavolo della task force regionale l’uno luglio non si è presentato nessun rappresentante della ex Leucci, nè l’ipotetica nuova società americana, di cui tanto si parla.
I sindacati arrivano sempre quando i buoi sono già scappati, pronti a organizzare “tavoli”!