BRINDISI-L’Enel basket getta letteralmente alle ortiche il primo match point in chiave play off, perdendo contro Pesaro, dopo un overtime, per 93-94. L’Enel si cuce addosso l’ennesimo suicidio, dopo aver sbriciolato il + 15 costruito nel terzo quarto, che sembrava aver chiuso in cassaforte la speranza del play off. Pesaro, catechizzata dal ritiro punitivo ritrova agonismo e due punti pesantissimi in chiave salvezza.
Probabilmente un approfondimento sulla concentrazione e la gestione degli ultimi secondi di gara non avrebbe fatto male anche alla banda di Sacchetti che, orfana di Cardillo e Donzelli e con un Moore recuperato in extremis approccia male il match. Dopo due giri di lancette, è Pesaro ha dettare il ritmo di gioco (2-8) mentre Brindisi litiga con il ferro. La partita, lenta e noiosa appiattisce anche l’entusiasmo della tifoseria locale che silenziosa e incredula subisce i minuti di letargo dei biancoazzurri, prima della sveglia suonata da M’Baye con tre bombe consecutive (11-12). Le percentuali dall’arco aiutano i padroni di casa (6/8 solo nel primo quarto), ma la VL non si scompone rintuzzando colpo sul colpo (25-22, 10’) grazie alla vivacità di Clark e l’atletismo di Jones. L’effetto Samuels è già svanito e la sua presenza sotto i tabelloni non è un fattore. Brindisi avrebbe potuto chiudere la gara già nel secondo quarto se solo avesse sciorinato sul legno amico lo stesso agonismo apprezzato al PalaSerradimigni sette giorni prima. Si torna negli spogliatoi 45-44, e una difesa da rivedere.
Al rientro dall’intervallo lungo l’assolo di M’Baye e l’allungo di Goss (27’, 58-51) conducono i biancoazzurri in acque tranquille. La gara, però, non decolla né sotto il profilo tecnico né in quello dello spettacolo: si segna poco e si difende male. Nel grigiore totale, M’Baye, Carter e Joseph confezionano in scioltezza la spallata del +15 (33’, 79-54). Il finale sembra ormai in ghiaccio ma è trappola che condanna ancora una volta i padroni di casa. Thornton e compagni, dimostrano di non avere fretta e con pazienza, complice la sconnessione al ferro dei biancoazzurri, rientrano in gara (38’, 78-79). La sorte, sembra premiare Brindisi con un antisportivo sanzionato a Jones a 1’29” dalla sirena finale. Carter realizza un solo tiro libero, facendosi poi perdonare su un rimbalzo offensivo (39’, 81-79). La stessa sorte (dalla lunetta) tocca poco dopo a Nnoko che fa 0/2, mentre Hazell pareggia i conti a 13” dalla fine (81-81). Nel tentativo di chiudere le ostilità con una penetrazione, M’Baye perde la palla rimandando il finale all’overtime. Nel supplementare in campo c’è solo la Consultinvest: Clark da tre punti scava il solco (43’, 82-88) che Moore ricompatta a un minuto dalla fine. Il gioco da tre punti di Samuels consegna a Brindisi il momentaneo vantaggio (93-92) subito cancellato da due liberi di Clark che consegnano la vittoria a Pesaro. L’Enel abbandona il campo tra i fischi dei tifosi che capitan Cardillo rispedisce al mittente, gesto non condiviso dal Presidente Marino che a fine gara esprime tutta la sua delusione.
Sabato prossimo sarà la volta di Milano, ma fino a quando la matematica non condanna, è doveroso crederci.
Lilly Mazzone
ENEL: Goss 6, Carter 17, M’Baye 29, Moore 14, Scott 5, Joseph 15, Samuels 7, Spanghero, Sgobba ne, Fiusco ne, Cardillo ne.
CONSULTINVEST: Hazell 5, Gazzotti, Thornton 17, Jasaitis 6, Clark 33, Ceron, Jones 16, NNoko 10, Zavackas 7, Bocconcelli ne, Serpilli ne, Cassese.
mi sa tanto, da come si è svolto l’incontro, che i nostri non vogliono assolutamente fare i play off: quei due canestri da fermo sono davvero sbagliati per “tremarella”?