BRINDISI- Per l’Enel Brindisi il play off resta ancora un miraggio. Certo, la matematica non ha emesso alcun verdetto definitivo, ma la battuta d’arresto subita sul legno piemontese ha di certo complicato tutto.
“E’ mancata la cattiveria agonistica nel momento più importante – aveva dichiarato Sacchetti subito dopo la sconfitta – per ammazzare definitivamente la partita. Eravamo riusciti a risalire da un gap importante, ma abbiamo giocato con troppa sufficienza, subendo canestri incredibili e sbagliando alcune letture contro la loro difesa a zona”. Brindisi, quindi, ha peccato di presunzione nella giornata in cui le dirette inseguitrici hanno mosso un passo in avanti, Varese compresa nel monday night contro Pistoia. Da domenica, sino alla fine della stagione regolare, sarà una lunga volata salvezza nella quale peseranno gli scontri diretti, soprattutto ora che la classifica si è sensibilmente accorciata verso il basso. “Per noi – ha dichiarato Maffezzoli alla vigilia del confronto – è una partita importante. La sconfitta subita a Torino non ci lascia tranquilli, pur essendo vicini al nostro obiettivo. Domenica dobbiamo vincere. Difensivamente abbiamo fatto un brutto passo indietro la scorsa settimana. Dovremo ritrovare l’intensità sfoderata in Coppa Italia e una maggiore fluidità offensiva”.
Chi viaggia sulle ali dell’entusiasmo è Cremona che ha fatto dell’aggressività e dell’energia il suo credo, soprattutto contro squadre di maggior esperienza (Venezia). Sarà una Vanoli diversa, rispetto all’andata, quella che approderà al PalaPentassuglia domenica pomeriggio (palla a due alle ore 18,15) non solo per la promozione di Lepore a capo allenatore, quanto per gli innesti – indovinati – che le hanno fatto cambiare pelle. Su tutti quello di Johnson-Odom che nelle prime tre uscite viaggia alla media di 17 pt, e il 53% dall’arco. Non da meno Shawn Thomas che, contro Venezia, ha sciorinato una prestazione ricca di record personali: il più importante, il 35 di valutazione. Il 10/11 dal campo che gli ha permesso di segnare 22 punti (3 in meno del suo career high in Italia) rappresenta il suo record personale di tiri da due e dal campo realizzati e per percentuale (90.9%). Non solo. Nel nuovo anno Cremona ha cambiato marcia vincendo 3 partite casalinghe delle 4 disputate registrando una buona ripartizione corale dei punti: 6 giocatori, in ruoli diversi, segnano 10 pt ciascuno, dettaglio che parla di una pericolosità diffusa. Sono reduci da due vittorie molto convincenti (Torino e Venezia) che raccontano di una squadra in salute, determinata ad abbandonare al più presto la zona paludosa della classifica.
L’Enel è avvisata. Dovrà recuperare alla svelta l’identità ritrovata e troppo presto smarrita delle ultime uscite insieme al gioco corale che troppe volte ha lasciato il campo aperto alle soluzioni individuali, ripartendo dal talento cristallino di M’Baye e dall’entusiasmo degli ultimi innesti: Donzelli e Joseph.
Ogni gara, ormai, è una finale e il tempo di sbagliare è scaduto, soprattutto al PalaPentassuglia.
Lilly Mazzone
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