BARI- L’esito dell’autopsia conferma che le 9 vittime della Norman Atlantic sono morte per choc termico. Le acque erano troppo fredde, la temperatura avrebbe provocato una paralisi che li avrebbe assiderati sino a farli perdere i sensi e poi annegare. Questa la terribile morte dei nove passeggeri della Norman Atlantic partiti il 27 dicembre scorso dalla Grecia e diretti ad Ancona. il naufragio dopo un incendio scoppiato alle 4,30 del 28 dicembre. Intanto il biologo marino Lucio Rositani presente durante l’esame autoptico ha confermato che alcune riferite riportate da una donna di 53 anni tedesca provenivano dal morso di alcuni squali. La donna, tuttavia sarebbe annegata e morta per assideramento e solo dopo il suo corpo sarebbe stato aggredito da un branco di squali.
Come riporta l’Ansa, questa mattina sono stati eseguiti anche gli esami diagnostici sul corpo del sacerdote georgiano Omar Kartozia di 27 anni, il quale, per motivi di credo religioso e su richiesta dell’Ambasciata della Georgia, non è stato sottoposto ai tradizionali accertamenti autoptici. Finiti gli accertamenti la Procura ha dato il nulla osta per la restituzione delle salme ai familiari. Tornano nelle loro città i corpi della 15enne residente in Germania Racha Charif e della donna turca 50enne Havise Savas, dei due autotrasportatori napoletani Michele Liccardo di 32 anni e Giovanni Rinaldi di 34 e dei tre greci Gerasimos Kazantzidis (61 anni), Sasentis Nikolaus Paraschis (63anni) e Kostantinos Koufopuolos (57 anni).
BrindisiOggi
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