BRINDISI – Proseguono a 360 gradi le indagini condotte dagli uomini della Squadra mobile di Brindisi per far luce sulla gambizzazione avvenuta domenica pomeriggio in via Sant’Angelo dove è rimasto ferito Stefano Borromeo, brindisino di 25anni. Il ragazzo si trova ricoverato nel reparto di Ortopedia dell’ospedale ‘Perrino’ con prognosi di 25giorni. Ascoltato dagli investigatori avrebbe dichiarato di non aver visto chi ha sparato. Le telecamere della zona avrebbero ripreso la scena e dai filmati si vedrebbe un’auto che affianca il gruppo di amici e qualcuno fa fuoco.
Due colpi esplosi, forse, da due armi differenti. Sarebbe questa l’ipotesi più avvalorata dagli investigatori che stanno indagando sulla gambizzazione avvenuta in pieno pomeriggio a Brindisi. Borromeo domenica stava passeggiando a piedi con un gruppo di amici quando un’auto si è affiancata esplodendo diversi colpi d’arma da fuoco, molto probabilmente, pistole a tamburo, in direzione del 25enne. Il ragazzo colpito alle spalle si è accasciato al suolo. Soccorso dagli amici è stato accompagnato da tre di loro al pronto soccorso.
L’avvertimento è avvenuto all’altezza dell’incrocio con via Oberdan vicino ad un cassonetto di colore giallo di abiti usati. In quel punto, infatti, i poliziotti hanno rinvenuto tracce di sangue. Borromeo avrebbe dichiarato anche che si trovava in quella zona per incontrare degli amici. Sulla base anche del racconto fornito agli agenti della Mobile, una macchina si è affiancata e da lì è partita la scarica di colpi, forse due o tre. Due avrebbero colpito Borromeo e un altro invece avrebbe colpito il cassonetto giallo, dove è stato infatti rinvenuto un foro riconducibile ad un colpo di pistola. Sul luogo però non sono stati rinvenuti bossoli.
Il 25enne ha riportato infatti due ferite d’arma da fuoco su entrambe le gambe sulla parte posteriore della coscia. A quel punto Borromeo sanguinante è stato caricato in auto da tre amici e accompagnato in ospedale.
L’autore dell’agguato molto probabilmente non voleva uccidere Borromeo altrimenti avrebbe sparato ad un’altezza differente, ma solo ferirlo. Quindi che si sia trattato di un avvertimento non ci sono dubbi.
Intanto gli agenti della mobile continuano a visionare altri filmati di telecamere di videosorveglianza presenti sulla stessa zona per cercare altri elementi utili a chiudere il cerchio e risalire agli autori del gesto criminoso.
BrindisiOggi
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