INTERVENTO/Ancora una volta, con estremo e sconcertante cinismo, l’amministrazione Carluccio dimostra tutta la sua insensibilita’ politica e personale, quella consolidata superficialita’ verso quel comune sentire, quel sentimento di solidarieta’ e fratellanza che oggi, unanimemente, unisce non solo tutte le amministrazioni dello stato, ma il profondo dolore di tutti gli italiani.
L’evento sismico, tra i piu’ gravi verificatosi nella storia italiana recente, e che ha devastato territori e intere famiglie, ha scosso profondamente le coscienze di tutti noi, inermi e passivi spettatori di un evento imprevedibile, improvviso, difficilmente comprensibile alla sensibilita’ umana….
Eppure, nonostante lo strazio e la collettiva commozione nazionale, gli italiani hanno ancora una volta dimostrato il loro alto sentimento di umanita’, di tangibile solidarieta’, destinando alle popolazioni colpite dal sisma anche il minimo contributo, sia esso economico che umano, oltre ad un ineguagliabile sostegno istituzionale di tutte le amministrazioni pubbliche, associazioni, parrocchie, famiglie, imprenditori….Ragione per la quale appare veramente vergognoso, indegno, per non dire mortificante, la scelta della giunta Carluccio non solo di non rinunciare a luminarie e spettacoli pirotecnici ( chissa’ perche’, visto quello che hanno fatto in altre grandi citta’ come Lecce), ma di devolvere un misero e disdicevole contributo di 3000 euro quale segno di vicinanza e solidarieta’.
Non voglio polemizzare politicamente questa scelta o volonta’, sarebbe troppo semplice e puerile, perche’ qui non e’ la politica ad uscirne sconfitta, ma chi oggi la rappresenta, chi oggi pensa di lavarsi la coscienza con un misero contributo da bottega.
Anche perche’ oggi il vero problema per la Sindaca, per la sua complessa e variegata maggioranza non e’ come esprimere il piu’ alto senso di umanita’ e solidarieta’, dimostrare di essere una amministrazione virtuosa e solidale, ma come accontentare gli equilibri interni alla maggioranza, come cambiare gli attuali assetti di una giunta frutto di una farsa estiva, cambiare gli assessori comparsa, ma soprattutto come spartire il potere, quelle poltrone ambite da chi oggi e’ espressione di opportunistica transumanza.
Ma questo non mi meraviglia, e’ la storia stessa che ci insegna come sono i gruppetti a decidere le sorti di una amministrazione.
Una scelta, un atto politico-amministrativo, un contributo che offende non solo la storia umana di una intera citta’, quella Brindisi solidale e umanitaria, ma la memoria di tutte quelle vittime che oggi il paese, il mondo, tutti noi, piangiamo in un dolore atroce ed inspiegabile.
Ed il notaio Errico, il moralizzatore, il messia della politica brindisina, cosa fa?….Come mai avalla queste scelte scellerate?..
Cara Sindaca, mi permetto umilmente di darle un consiglio non da politico, non da ex amministratore, ma da cittadino di Brindisi che ama la sua citta’: se ancora regna nel suo animo un senso civico di rispetto umano, di solidarieta’ cristiana, eviti questo inutile e mortificante contributo, ma eviti in particolare a Brindisi, alla sua, alla nostra citta’, una squallida figura nazionale….lo faccia per tutti noi, lo faccia per le tante vittime che ancora oggi piangiamo…..
Avv.Cosimo De Michele
Vice coordinatore provinciale ncd-area popolare
Egr. Avv. , mi trovo ASSOLUTAMENTE e TOTALMENTE d’accordo su quanto da lei descritto nell’articolo. Articolo che è una fotografia, giustamente impietosa ma veritiera, su questa incresciosa e delirante vicenda. Da ANTIPOLITICO convinto ( siamo in Italia oltre il 50% del corpo elettorale, quindi la maggioranza assoluta)le chiedo: ma se al posto di questa sindaca e dei suoi compagni di viaggio si fossero trovati il suo partito, o l’avversario non eletto, o magari quelli che dicono di essere “duri e puri” o ancora quelli che si ergono a depositari unici della moralità e dell’onestà ( le famose “vergini dai candidi manti…”), si sarebbero fatte scelte o prese decisioni differenti? Lo spirito sarebbe stato un altro? Ci si sarebbe sganciati da quelle “logiche” di tipo spartitorio che sono il substrato della politica ? Chissà…..
Mi sembrava giusto che Lecce e Ostuni non festeggiassero perché la loro festa cadeva proprio nella giornata di lutto nazionale tra l’altro non hanno fatto i fuochi d’artificio ma il resto è stato fatto.È inutile buttare ancora fango sulle scelte della nuova amministrazione,sempre da persone che non fanno parte adesso e che oltre tutto hanno sostenuto Marino .Parlate di persone umane e rispetto quando voi non ne avete avuto.Lo scorso anno a pochi giorni dalla festa e nel posto dove si sono svolti i fuochi pirotecnici era avvenuta una tragedia ,per chi non ricordasse un ragazzo giovanissimo brindisino ah scelto di mettere fine alla sua vita lanciandosi dal monumento . Ma nessuno della precedente amministrazione ne ah parlando o giudicato caro Mimmo
Avvocato, stiamo facendo ridere mezza Italia con questa storia dei fuochi si-fuochi no. Ove si volesse dare un segnale del nostro dolore per le vittime, sarebbe stato più opportuno eliminare il luna park, che non c’entra niente né con la tradizione popolare, né con quella religiosa. I fuochi artificiali sono la continuazione dei fuochi che anticamente venivano accesi come simbolo di purificazione della città che così veniva offerta alla protezione del santo; e di festeggiamento poi, dopo che il santo protettore ne avesse percorso le strade principali. Quanto al luna park, invece, nessun santo patrono in tutta l’Italia si è mai fatto un giro sulle giostre.