BRINDISI- Incontro tra la sezione di Brindisi di Italia Nostra e il sindaco Riccardo Rossi per un confronto sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico della città, con una maggiore focalizzazione su alcune emergenze di particolare importanza. L’associazione ha esposto una serie di criticità, con proposte e istanze volte a risolverle o comunque a valorizzare la presenza di alcuni tra i maggiori siti monumentali di Brindisi. Tra questi sono stati indicati la Chiesa di Santa Maria del Casale – con la realizzazione del sagrato della chiesa dove si impone la necessità di tutelare il monumento nazionale creando una zona di rispetto che impedisca sia il transito che la sosta dei veicoli a motore lungo l’arteria che lambisce il santuario e, principalmente, lungo il muro perimetrale della chiesa. A tale scopo nel 2017 Italia Nostra aveva consegnato al commissario prefettizio Giuffrè l’idea progettuale elaborata dalla stessa associazione, che prevede la realizzazione del sagrato della chiesa e la sistemazione dell’area per il parcheggio. Fontana Tancredi si chiede di conoscere quando si procederà alla sistemazione dell’area a suo tempo cantierizzata con la realizzazione di un primo manufatto della palazzina in costruzione, ora acquisita dal Comune, posta in contiguità con la Fontana Tancredi, monumento sottoposto a vincolo di tutela. Le Mura, le porte, i bastioni e le vasche limarie dell’Acquedotto romano Già da oltre 10 anni Italia Nostra chiede al Comune di acquisire dalla società Enel i locali dell’ex agenzia Enel in via Bastioni S. Giorgio per procedere all’abbattimento e “liberare” la cinta muraria e le vasche limarie dell’Acquedotto romano. Inoltre si dovrebbero rendere visibili altre parti delle mura, acquisendo e poi demolendo edifici addossati (esempio palazzina verde a Porta Lecce posta in vendita da tempo). Chiesa del Cristo dei Domenicani e il convento Il convento del Cristo dei frati Domenicani nei pressi delle mura di Porta Lecce, edificio utilizzato come istituto scolastico sino al 2011 ed oggi tristemente abbandonato, versa in condizioni di degrado ed è oggetto di atti di vandalismo, così come tutta la zona circostante. La Provincia, ente proprietario dell’ex edificio scolastico, non disponendo di risorse economiche, non effettua alcuna minima manutenzione (es. canali di scolo delle acque piovane) accelerando così il processo di degrado. Si è chiesto al sindaco se ci sono ipotesi di riutilizzo, proponendo di farne una sede universitaria. Mosaico dell’artista Antonio Pinto nell’entrata dell’ex Palazzo Intendenza di Finanza Si esprime forte preoccupazione per la grave situazione in cui versa il mosaico dalle tessere policrome eseguito dall’artista brindisino Antonio Pinto (1909 – 1981; direttore dell’Istituto d’arte di Monopoli), dal titolo Allegoria della Finanza posto nell’entrata del Palazzo già Intendenza di Finanza, poi Agenzia delle Entrate di Brindisi, in via Federico II. Il Palazzo è abbandonato da anni, ha gravi problemi di staticità ed è in condizioni di totale degrado. Il Comune di Brindisi, proprietario dell’immobile, lo ha posto in vendita. Si chiede il recupero, il restauro e il trasferimento in altra sede del mosaico dell’artista Antonio Pinto, vista la possibile demolizione dell’immobile. Collezione opere Armando Scivales Italia Nostra pone l’attenzione sulla proposta di trasferire nelle sale di palazzo Granafei –Nervegna la collezione delle opere del pittore e incisore Armando Scivales (Brindisi 1917- Marina di Carrara 1994), che nel 2010 il figlio Alessandro ha voluto donare alla città di Brindisi. La collezione era stata sistemata nelle sale della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, nel complesso delle Scuole Pie. Chiediamo il trasferimento della collezione Scivales in una sede espositiva aperta al pubblico e di grande valenza architettonica come Palazzo Granafei –Nervegna, per costituire il primo nucleo di una pinacoteca civica. Candidatura della Via Appia nella lista del patrimonio UNESCO Il Club per l’Unesco e la Sezione di Brindisi di Italia Nostra collaborano con il Comune per promuovere tutte le iniziative possibili a sostegno della candidatura della Via Appia e di Brindisi nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. Si propone l’organizzazione di un convegno scientifico da tenere alla fine del mese di marzo con il coinvolgimento di tutti gli enti territoriali a sostegno della candidatura.
BrindisiOggi
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