BRINDISI- Prima il Mago, poi lo scrittore. Ed è comunque successo. Martedì scorso, in concomitanza con la prima dello spettacolo “motel Forest” andato in scena al teatro Verdi di Brindisi, Michele Foresta , alias Mister/Mago Forest ha intrattenuto gli studenti di alcune classi del Classico Marzolla ( e due classi dell’artistico simone) presso il Liceo Marzolla con la sua consueta e surreale simpatia, in grande “ complicità” con il pubblico che ha partecipato molto attivamente, facendo da ottima spalla, si potrebbe dire , al noto comico.
Non una intervista preparata, bensì una chiacchierata in stile cabaret, condita del riferimento allo spettacolo con tanto di presentazione-surreale- dei colleghi della compagnia e picchiettata di auspici e buoni consigli. Siate curiosi e coltivate le vostre passioni , parola di Forest, prima di essere assalito per i rituali e immancabili autografi e selfies dai ragazzi. Il 29 gennaio, si è svolto l’incontro con lo scrittore Enzo Gianmaria Napolillo, attorno al suo ultimo romanzo “le tartarughe tornano sempre”. Il libro, all’interno di un progetto in rete con alcune scuole medie di Brindisi e del territorio , ha scatenato gli entusiasmi dei giovani lettori presenti in larghissimo numero, oltre ogni aspettativa,( classi prime e seconde del Marzolla e circa 180 alunni delle classi terze delle scuole medie Marzabotto_-Giulio Cesare e Kennedy)più quelli che hanno , come i ragazzi della scuola media G. Carducci di Squinzano, seguito l’evento in diretta streaming dal proprio istituto. Tra le novità , infatti, come già accaduto in occasione della Notte dei Licei classici, il Marzolla, coniugando cultura e tecnologia, assicura la diretta streaming di tutti gli eventi rappresentativi del Liceo( visibili poi su youtube).
Palestra gremitissima, dunque, grande attenzione , grande voglia di dialogo. Del resto gli ingredienti letterari giusti c’erano tutti, compreso il focus adolescenziale sull’amore e i sentimenti, quelli grandi, veri, che ti segnano per la vita e , sullo sfondo, l’isola paradiso che si trasforma , improvvisamente, nel centro dell’ accoglienza e della disperazione. Uno sguardo “innocente” e privo di qualunque pregiudizio sui migranti e i loro drammi, che sono anche i nostri. La pacatezza garbata e sorridente con cui Napolillo si è proposto all’uditorio , la sua disponibilità a “svelarsi” anche in termini privati di fronte alle tantissime domande giunte dagli studenti, per lo più disinvolti, alcuni, più timidi, con sogni nel cassetto, ha definitivamente conquistato i ragazzi. Assedio per autografare le copie del libro , qualcuno preferisce una foto, comunque si sorride davanti allo scrittore. A far riflettere è questa voglia di cercare risposte da parte dei più giovani, di trovare risonanza alle prime grandi prove di crescita , segno che le parole, sic dixit Napolillo, arrivano ovunque…E leggere è davvero cibo per la mente.
Daniela Franco
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