BRINDISI –Avrebbero svolto nelle stesse ore e negli stessi giorni, in luoghi diversi, un servizio per la Provincia e uno per il Comune, quattro dipendenti della cooperativa Ferrante Aporti, di proprietà di Anna De Domizio, sono stati indagati dalla Procura di Brindisi. I quattro hanno ricevuto un avviso di garanzia, il reato ipotizzato è quello di truffa ai danni della pubblica amministrazione. A coordinare le indagini è il procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi, secondo il pm questi avrebbero firmato i fogli di presenza senza aver svolto realmente il servizio.
Passati sotto la lente di ingrandimento nei documenti è emerso che gli educatori risultavano impiegati nei due servizi contemporaneamente. La cooperativa Ferrante Aporti si occupava per conto del Comune del servizio socio-educativo per la prima infanzia, mentre la Provincia le aveva affidato il progetto Noi in campo. Le presunte anomalie risalgono all’anno scorso.
La questione venne fuori dopo la relazione presentata al dirigente del settore Affari generali del Comune Costantino Del Citerna, che nei suoi atti parlò di “gravissime irregolarità”, tanto da consegnare tutto ai carabinieri. Del Citerna ravvisava una grave anomalia, secondo i fogli di presenza i quattro dipendenti svolgevano nei medesimi orari due servizi diversi, per conto dei due diversi enti. Come potevano stare in due diversi luoghi simultaneamente?
Questo è costato alla Ferrante Aporti, cooperativa gestita dalla moglie del consigliere, oggi di opposizioni, in passato presidente del consiglio, Gianpiero Pennetta, l’estromissione da qualsiasi altro affidamento da parte del Comune. La relazione di Del Citerna è stata infatti portata all’attenzione della giunta comunale che a marzo scorso ha approvato la delibera con la quale stabiliva di non affidare più alcun servizio alla cooperativa che per anni aveva rapporti con il Comune di Brindisi.
I quattro dipendenti sono stati già ascoltati dal pubblico ministero, ed hanno fornito la loro versione dei fatti.
BrindisiOggi
Che vergogna !!!