BRINDISI- I lavoratori della Santa Teresa in protesta a Bari.
I lavoratori della Santa Teresa hanno deciso di recarsi a Bari perché per un gruppo di 38 di loro scade il 15 Febbraio la proroga del licenziamento , mentre per gli altri 80 la procedura si chiude con il licenziamento giorno 21 Febbraio.
Così domani i lavoratori, guidati, dal sindacato dei Cobas, si muoveranno in corteo, a partire dall’Hotel delle Nazioni, per raggiungere la Presidenza della Regione Puglia sul Lungomare Nazario Sauro a Bari.
“Siamo sull’orlo del baratro e quel sostegno che avevamo chiesto alla Regione ancora non arriva- dice il segretario dei Cobas, Bobo Aprile- Addirittura la task force regionale , organismo creato dalla Regione per discutere su quali possibili soluzioni dare alle crisi occupazionali , ha realizzato l’ultima convocazione mesi fa e poi un grande silenzio. Addirittura il verbale sottoscritto per la Regione da Michele Emiliano e da Maurizio Bruno per la Provincia di Brindisi , che prevedeva il ritiro dei licenziamenti , non ha avuto assolutamente nessun seguito”.
La Provincia proprio in questi giorni aveva proposto la sottoscrizione di un accordo , accompagnato dal ritiro dei licenziamenti , che preveda un contratto di solidarietà con il taglio del 50 % delle ore lavorative.
Ma il Sindacato Cobas ha dubbi per questa soluzione per 3 motivi:
1) Utilizzare questi giorni che rimangono a disposizione per strappare qualche risultato dalla Regione ; nella prospettiva di chiedere il passaggio della stessa Santa Teresa alla Regione visto la definitiva chiusura delle province nei prossimi mesi.
2) Le risorse economiche che la Provincia mette sul tavolo sono assolutamente insufficienti a realizzare lo stesso contratto di solidarietà proposto.
3) Un eventuale accordo brindisino farebbe apparire inutile gli incontri in Regione , liberando la stessa Regione da impegni che deve assumere per la nostra provincia ,profondamente bistrattata.
BrindisiOggi
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