Lavavetri ai semafori, tolleranza zero, scattano le multe

BRINDISI- Lavavetri ai semafori, tolleranza zero, scattano le multe.

Da questa mattina due pattuglie della polizia municipale di Brindisi stanno operando alcuni controlli nei confronti di cittadini extracomunitari presenti nei pressi di alcuni semafori, all’ intersezioni stradali.

I cittadini extracomunitari propongono il lavaggio del parabrezza agli automobilisti incolonnati creando non pochi problemi, dicono, alla circolazione stradale. Qualcuno infastidito ha allertato la polizia municipale.

I controlli sono in corso in via P.  Togliatti  /  S.Angelo,   viale Aldo Moro / Fosse Ardeatine e canale Patri dove insiste il semaforo a causa del passaggio a senso unico alternato.

In tutto sono stati identificati ben sei “lavavetri” tutti con  permesso di soggiorno al seguito ( Bangladesh e Nigeria)  residenti tra Brindisi e Carovigno .

Gli Agenti hanno contestato sanzioni da 41 euro cadauno a causa del grave intralcio alla circolazione.

Inoltre, ieri sera, controllati i giardinetti di piazza Crispi dove si ritrovano , per molte ore al giorno , immigrati in attesa dei treni della vicina stazione ferroviaria. Anche in questo caso 8  cittadini stranieri sono stati identificati ed invitati ad evitare occasionali bivacchi .

“L’attività rientra nella direttiva fornita dalla Sindaca Angela Carluccio in merito al maggior controllo su quelle condotte tenute in luoghi pubblici che ledono il pubblico decoro- spiega il comandante della Municipale, Teodoro Nigro-  tra le quali rientrano, per l’appunto, il lavavetri , l’elemosinante e quelle di coloro che abitualmente si cibano in luoghi pubblici ovvero  vagabondano pur nella consapevolezza , è appena il caso di ricordare , che i problemi hanno natura sociale” .

BrindisiOggi

 

17 Commenti

  1. Salve a tutti e grazie a BrindisiOggi che ci fornisce uno spazio come questo.
    Sono uno dei residenti infuriati e ovviamente sottoscrivo tutto ciò che è stato riportato sull’argomento.
    Abbiamo raccolto le 135 firme che hanno accompagnato la nostra petizione e contestualmente abbiamo inoltrato un esposto un pò più circostanziato che sintetizza proprio quanto letto qui.
    La realtà è proprio quella descritta e devo anche rimarcare che a fronte dei 135 brindisini firmatari, solo una ventina soffrono direttamente della vicenda in quanto residenti e questo ci soddisfa in ordine alla capacità di partecipazione a prescindere dei brindisini.
    Molta gente rimugina in silenzio e si augura che queste prese di coscienza siano sempre più frequenti per contrastare la deriva che sta trascinando fuori rotta la nostra città.
    In diversi, in questa circostanza, anche equivocando il nostro ruolo, ci hanno individuato, o meglio lo hanno sperato, come quegli “angeli civici” di cui sentono fortemente la mancanza.
    Ciò significa che molti brindisini, se ricevono l’input adatto a farli scuotere dal torpore rassegnato, sono pronti a fare fronte comune.
    Quello che invece è da stigmatizzare è il comportamento di altri concittadini, tra cui persino qualche residente, che non hanno voluto firmare la petizione e tanto meno l’esposto, adducendo motivazioni che definirle infantili è da beccarsi una querela da parte di telefono azzurro.
    Tra chi si è professato pubblico ufficiale che si è “dovuto” sottrarre per motivi di opportunità (quale poi, visto che il macello sta proprio sotto casa sua?), chi ha timore dei furti d’identità visto che le petizioni vanno accompagnate da firme riconducibili a documenti d’identità, tra chi teme di essere schedato e chi pretendeva che ci occupassimo anche della tassa e della mancata rimozione della spazzatura, abbiamo vissuto momenti da sbellicarsi di risate se non fosse che la questione, qui, è molto, molto, molto seria.
    E in ossequio del massimo rispetto della libertà d’opinione non possiamo fare altro che rispettare queste posizioni ma quando poi scopriamo che gli stessi reticenti sono tra i più criticoni sullo stato generale della città, beh, allora a quel punto la voglia di mandare tutto al diavolo cresce a dismisura sino a pensare di andare proprio via da questa realtà.
    Ma poi riemerge più forte l’amore per il luogo natìo, per le proprie radici e la certezza che se ritrovissimo tutti quanti un denominatore comune su questi argomenti, uscendo dal classico seminato ipercritico ma inconcludente, forse potremmo anche concorrere alla riqualificazione e sensibilizzazione della classe politica che è l’unica forza pubblica davvero in grado di indirizzare il destino di una città o comunità che sia.
    Per cui rilancio l’invito fatto dal costituendo comitato per chiedere ai brindisini e non di farsi avanti senza timori e/o remore per diventare, nel più breve tempo possibile, i cacciatori di pulci che metteranno in condizione tutti gli interessati di non “distrarsi” più sull’ordinarietà confusa con cui conviviamo da anni.
    Brindisi è malmessa da La Rosa al Paradiso e i facili protagonismi d’apparenza non ci interessano (anzi, astenersi ‘mpurpettati tutte chiacchere e distintivo), per cui tutti gli indignados brindisini è ora che si mettano assieme per costituire una forza capace di farsi ascoltare e, perchè no, anche temere.

    P.S.
    non abbiamo nè ricerchiamo alcuna collocazione politica

  2. Anzi, se qualche cittadino volesse finalmente dare un senso al suo sdegno, segnaliamo che stiamo per costituire un libero comitato civico che dia forza e visibilità, anche mediatica, alle denunce che stiamo cercando di portare all’attenzione pubblica.
    Ovviamente non ci limiteremo solo alla questione specifica ma a tutte le segnalazioni delle tante storture a cui qualcuno sta cercando di farci abituare.
    Grazie

    • Finalmente la rabbia comincia a farsi sentire, personalmente sono d’accordo ne regolamentare con le leggi in vigore questo fenomeno….”chi non rispetta le regole civili e morali di questo paese” deve essere accompagnato al confine, basta con questo perbenismo strisciante, basta con la voglia di non prendere posizione, una to sta avvenendo a Brindisi in questi ultimi mesi deve finire. Vorrei essere fra quelli che si vuole aggiunge al comitato cittadino, mettendoci la faccia, e vorrei che insieme al sottoscritto ci fosse una partecipazione maggiore da parte di tutti…….ditemi come si partecipa.

  3. Intanto grazie per chi ha avuto parole di solidarietà.
    Non possono far finta di non sapere che i lavavetri del canalicchio sono persone che hanno occupato il vecchio locale mensa della ferrovia (quel rudere che venne murato qualche anno orsono a seguito dell’omicidio di un senzatetto) a cui accedono a sud dal lato Via Provinciale per Lecce, immediatamente dopo il semaforo, che da Via Tor Pisana dove, a ridosso dell’arcata del cavalcavia, hanno divelto un pezzo della recinzione metallica, per cui per raggiungere il versante opposto, attraversano i binari(!!!).
    L’aspetto più stomachevole di questa vicenda è che il fenomeno è evidentissimo e commentatissimo da tutti quelli che, bene o male, si trovano a passare da queste parti ma poi viene tutto strumentalmente liquidato come un normalissimo aspetto della vita cittadina dei tempi che corrono.
    E non è così perchè qui si parla di un’area centralissima, a due passi dalla caserma dei carabinieri e della stazione, quindi nel cuore della città e ri-quindi stiamo parlando di una evidentissima omissione, da parte di qualcuno, dei suoi doveri d’ufficio visto che le pattuglie passano e spassano e non “vedono” niente o, quando chiamate, spesso o non vengono o danno due indicazioni e se ne vanno.
    Sono tutti a conoscenza della gravità della situazione, dai carabinieri in giù, e l’unica cosa che rileviamo da mesi è una specie di consolatoria solidarietà sotto traccia, perchè tutti si rendono conto dello stato delle cose ma nel contempo nessuno muove un dito perchè non ritiene (?) di avere strumenti per far cessare questa vergogna ma soprattutto tutti si guardano bene dall’intervenire seriamente perchè temono di incappare in scivolone politicamente scorretto.
    E ciò, di questi tempi, in Italia è diventato il dogma… guai a parlar chiaro e chiamare le cose col loro nome, specialmente se si tratta di extracomunitari.
    Guai a dire che gli extracomunitari diventano un problema ovunque dovessero stanziarsi (lo dicono le cronache di ogni giorno, non solo noi).
    Guai a dire che sono sporchi, sono maleducati, sono indisponenti, sono allergici alle nostre regole e, forti di una incredibile inerzia a loro favore, si impadroniscono delle zone dove decidono di insediarsi (lo stiamo vivendo noi adesso come lo hanno vissuto e ancora lo subiscono altre realtà).
    Tutta l’Italia, ogni santissimo (si può dire ancora o qualche musulmano o simpatizzante tale si indignerà?) giorno, urla il suo sdegno per questa occupazione militare che sta subendo e si continua a bollare la questione come fosse un rigurgito razzista dei cattivoni borghesi italiani contro questi poveri profughi (profughi che per aprire un supermercato in Via Bastioni S. Giorgio hanno investito circa 30.000 euro solo per adeguare il locale!!!).
    Il risultato è che i residenti e qualche commerciante stanno andando in nevrosi visto che i nostri ospiti, avendo percepito che possono fare quello che vogliono, cominciano anche ad alzarci la voce contro.
    E’ bene che si sappia, così come già comunicato a tutti gli interessati, che nel caso di disordini o contatti fisici, ormai sempre pù probabili visto che nessuno si sta premurando di prevenirli, saranno formalmente chiamati in causa come primi responsabili tutti gli attori negativi della vicenda.
    Dagli irresponsabili proprietari dei locali commerciali che non recuperano alcuna referenza quando si tratta di incassare moneta, alle istituzioni che sono state più volte ed invano chiamate in causa, sia formalmente che per telefono e per mail.
    La beffa è che se scriviamo noi ai quotidiani della carta stampata non riceviamo nemmeno la notifica di avvenuta lettura della mail, mentre al primo rigo che proviene da Via Torretta, troviamo in bella vista l’articolo con tutta l’enfasi possibile.
    Il Comandante dei Vigili Urbani ci ha ricevuti una ventina di giorni orsono, consolandoci del (testuale) “grosso problema” che abbiamo in casa e promettendo 3 interventi a settimana.
    Nessuno ha mai visto nulla (e garantiamo che siamo tutti “di guardia” per verificare questo ed altro), salvo qualche ripulita al giardinetto che non sposta di una virgola il problema, visto che l’origine di tutti i nostri mali è racchiusa in quel supermercato col suo wifi “sociale” ed in quel negozio africano con le sue vendite di alcoolici a buon mercato e con le ospitate fisse di quelle stesse ragazzine di colore che poi vediamo prostituirsi nei paraggi.
    Restiamo in attesa degli eventi sperando di riuscire ad andar via da qui prima che a qualcuno di voi venga un infarto o un ictus o prima magari di prenderci qualche coltellata.
    Solo noi ci accorgiamo che in zona c’è prostituzione africana e che tutto ciò potrebbe avere una specifica testa di ponte in Via Bastioni S. Giorgio?
    Solo noi ci accorgiamo che nessuno degli stranieri rispetta alcuna regola che sia civica o di natura pubblico-impositiva?
    Solo noi vediamo che ci sono esercizi commerciali, nello specifico il supermercato ed il negozio africano, che hanno ridotto il posto come fosse una stradina di una città mediorentale?
    Solo noi vediamo che gli spazi pubblici sono diventati un accampamento perenne per gente di ogni risma che nessuno controlla e mette in condizione di non sbagliare?
    Forse qualcuno tra noi se ne andrà da qualche altra parte ma poi nessuno si indigni quando quelli come noi che stanno subendo un’indicibile stato di pressione, saranno i primissimi detrattori del paese, delle istituzioni e della classe politica che è diventata completamente impermeabile a qualunque necessità quotidiana al di fuori dell’immancabile periodo elettorale.
    VERGOGNA!!!
    Ma prima che questo accada, nessuno si illuda che staremo zitti, anzi al rientro dalle ferie di altri residenti, la tarantella sarà ancora più ballabile visto che alcuni tra questi abitano ai piani immediatamente superiori rispetto a questi lerci esercizi commerciali, le cui complicità a diversi livelli che sospettiamo abbiano, presto saranno indagate dalla magistratura alla quale ci rivolgeremo anche per i danni patrimoniali, biologi e morali che questa situazione ci ha, e continua a farlo, provocando.
    Perchè ci sono alcuni residenti che cominciano ad accusare malessere fisico, visto che quando usciamo dal portone dobbiamo fare lo slalom in mezzo a decine di sconosciuti che puzzano, che urinano dove capita, che defecano tra le macchine in sosta, che abbandonano ogni genere di rifiuti dove capita, che si soffiano il naso per strada come fanno i calciatori (per chi non lo sapesse, con un dito turano una narice ed espellono dall’altra a cielo aperto), che sono seduti sulle nostra macchine e lungo tutto il muro perimetrale del palazzo e che radiografano con occhio spermatozoico le nostre donne.
    Se qualche scettico avesse dei dubbi, fornisse un indirizzo mail così potremmo mandargli decine di foto di tutto quanto affermato, dalla prima all’ultima riga…
    Tra quanto pensate che qui presto scoppierà un inferno?

  4. Per rispondere al “comune cittadino” vorrei precisare che il parcheggio in doppia fila di 2 minuti vale quanto una infrazione comune, cancelliamo dall’idea che questo tipo di infrazione debba essere tollerato dietro al fatto che si accompagnano i bambini a scuola.
    Provi a farsi un giro la mattina davanti alle scuole elementari e si accorgerà di quanta IGNORANZA esiste nella testa di queste mamme che vorrebbero accompagnare i figli a scuola con la macchina davanti alla porta della classe, scoprendo poi che abitano a 50 metri dalla scuola.
    Cancellate l’idea che il parcheggio in doppia fila in certi orari si possa tollerare…..non è così!!!
    Aggiungo che p, sostare in doppia fila o terza fila con le 4 frecce accese, non dà alcun diritto si occupare la strada. forse le scuole guida dovrebbero essere più accorte a rilasciare le patenti, questa convinzione ormai è nella testa di troppa gente che pensa che la macchina sia “il divano di casa con 4 ruote”.
    La gente passeggia in auto se a guardare sia avanti che dietro, sembra che viva in un micro mondo tutto personale e che nessuno li debba intralciare. Se dovete fare questo cari e care automobiliste, STATE A CASA o camminate a piedi……ma sui marciapiedi e non accanto a questi……

  5. Per non parlare poi degli innumerevoli motocicli senza targa e di conseguenza privi di assicurazione che circolano per la città senza che vengano fermati per un controllo. E come sempre si aspetta che avvenga il guaio prima di intervenire e di porre rimedio al fenomeno. Ma possibile che nessuna pattuglia delle forze dell’ordine li veda???????????
    Negli ultimi anni, ne avessi visto una di queste persone alla guida di questi mezzi pericolosamente circolanti in città e sulle strade extra ubane spesso anche di sera o peggio di mattina presto al buio e senza luci, ferma ad un posto di blocco. Meglio una multa ad una mamma o ad un onesto cittadino che lascia l’auto 2 minuti in in doppia fila per lasciare i bimbi a squola….è più semplice, remunerativo e sopratutto sbrigativo.
    Dobbiamo parlare dei parcheggi Ipercoop o Auschan oramai pieni di parcheggiatori abusivi ????
    Forse è meglio stendere un velo pietoso.

  6. Cari residenti infuriati,avete la mia più completa solidarietà.Come darvi torto?
    Solo i falsi,ipocriti,ignoranti,omertosi,incivili e gli abituè a vivere nella monnezza ne sarebbero capaci.
    Le leggi ci sono o non ci sono?Se ci sono siete pregati di applicarle per tutti,senza discriminare
    tra (barbari) Italiani e (barbari) immigrati.
    E in ultimo finiamola,di di raccontare che sono state inflitte multe a chi si sa già che non potrà mai pagarle, poichè si è ormai superato il normale limite della tolleranza e della decenza intellettuale.

  7. scusatemi e le multe chi dovrebbe pagarle? come le multe comminate ai parcheggiatori abusivi, che sono indigeni del posto, le avranno mai pagate? Avete mai pensato di spedire al mittente queste persone?…sarebbe la soluzione

  8. Sarebbe il caso di chiarire, senza lasciare alla libera disinformazio o interpetazione della norma cosa si intende per “cibarsi vagabondando in luoghi pubblici”.

    • Significa mangiare ( nella fattispecie a sbafo nostro) all’aperto, dove ti capita, e poi insozzare con cartacce, bottiglie e rifiuti, e magari anche con escrementi, gli spazi pubblici. Se poi a ciò si aggiunge anche qualche pesante molestia a donne che si trovino a transitare nelle vicinanze, meglio ancora. Il tutto con l’egida e la protezione dello stato buonistico-accoglientista all-inclusive e dei “democratici” che lo governano. Nel frattempo onlus e volontariati ,che “ciucciano” alla grande in profugopoli, ringraziano. Ti sta bene come chiarimento ?

  9. E se non pagano, cosa ci fate? Il decreto ingiuntivo? la lettera dell’avvocato? Il fermo amministrativo alla bicicletta? Ma per favore……Tra qualche giorno saranno di nuovo in posizione.

  10. Piccola precisazione riguardo ai giardinetti della stazione.
    E’ totalmente falso che gli immigrati sostino nei giardinetti in attesa dei treni.
    Come ben sanno il Comandante dei Vigili Urbani e lo stesso Comune di Brindisi, mistificandone pubblicamente la reale portata del problema ed adducendo problematiche sociali che servono solo a sviare l’attenzione dalle loro responsabilità, visto che sono a conoscenza di questa situazione da mesi e che la stanno lasciando peggiorare ogni momento di più.
    Questi comportamenti, ormai trascurati e fatti diventare abitudine, oltre ad essere lesivi del decoro urbano, cominciano ad assumere il carattere dello stato di guerra sempre meno fredda tra i residenti e commercianti del posto e questo nugolo di persone completamente indifferente ai doveri di chi è ospite in casa d’altri.
    Siamo giunti ad un punto di quasi non ritorno, considerato che questi incivili sporcano, deturpano, espletano in pubblico i loro bisogni fisiologici, mangiano e bevono a tutto spiano lasciandosi dietro tutto lo sporco di cui sono capaci ed i residenti cominciano a temere anche per la loro incolumità fisica visto che, dopo una prima fase di apparente volontà di collaborazione, questa gente comincia ad assumere atteggiamenti minacciosi ove venissero rimproverati per quello che combinano o peggio quando si appoggiano in 4 o 5 per chiacchierare sulle macchine in sosta.
    Va detto ad altissima voce che il fenomeno della sosta e dell’utilizzo selvaggi del giardinetto è legato alla presenza nefasta di un supermercato straniero in Via Bastioni S. Giorgio che, incurante delle richieste da parte dei residenti di spegnere la connessione internet gratuita, attira nei paraggi, per tutto il giorno e sino a ora tardissima, musulmani ed africani, abituali avventori alcoolici di un altro negozio straniero, che poi riducono lo stato dei luogi pari pari a come sono abituati a vivere.
    Nel lerciume più totale.
    Hanno rovinato un’intera zona, con la complicità di diversi italiani (tra chi affitta senza alcun ritegno i propri beni e chi suggerisce loro le più comode scorciatoie per alleggerire la molto teorica sequela di obblighi), stanno per colonizzare una parte essenziale del centro cittadino, cominciano a fare i padroni in casa nostra, col rischio concreto di qualche contatto fisico, e ci vengono a parlare di problematica sociale?
    Quindi la smettessero, i comunicatori di professione (ed il riferimento è a chi ci propina ogni giorno i comunicati stampa con ovvietà, false per altro, tra le più offensive per l’umana intelligenza), di raccontar frottole ed impegnassero le loro risorse per fare davvero ciò per cui sono pagati.

  11. Visto che per questo problema non c’è soluzione, purtroppo la totalità delle città Italiane e’ assediata da queste figure, proporrei in cambio di tolleranza, che questa gente fosse di supporto alle società che famo servizio di pulizia sulle strate, mettendoli in condizione di tenere puliti gli incroci, raccogliendo cicche di sigarette abbandonate….insomma farli sentire utili in cambio di piccoli servigi alla comunità….

    • Esatto, però vi è un risvolto. Dopo qualche tempo farebbero capolino i sindacati e qualche partito “difensore del proletariato” che li organizzerebbero in squadre ( nuovo squadrismo democratico) per pretendere: paga sindacale, alloggio popolare, previdenza e, perchè no, anche qualche contributo di solidarietà.E magari il tutto condito con manifestazioni di piazza, legnate, saccheggi e via discorrendo, con conseguente calata di braghe del regime che concederebbe TUTTO a costoro. No, mio caro, è meglio che vadano via da dove sono venuti e si dia lavoro agli ITALIANI.

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