L’Autorità portuale vince al Consiglio di Stato: gli agenti marittimi devono pagare i diritti portuali

BRINDISI- Gli agenti raccomandatari doveva pagare i diritti portuali, e le richieste avanzate dall’Autorità portuale erano legittime. Lo dichiara il Consiglio di Stato con sentenza n. 6146 del 15 dicembre scorso. il Consiglio di Stato mette fine  al giudizio pendente tra l’Autorità portuale di Brindisi  e l’associazione agenti raccomandatari di Brindisi, Francesco Aversa, la Endeavour Lines e Cosimo Taveri avente ad oggetto il pagamento dei diritti portuali e la legittimazione dell’Ente ad imporre i diritti medesimi.

“Il Supremo Collegio- fanno sapere dall’Authority- ha definitivamente acclarato la validità delle ordinanze 1/2005, 7/2005, 5/2006 e 4/2009 e, conseguentemente, la legittimità delle richieste di pagamento fondate su tali provvedimenti. Inoltre il Consiglio di Stato ha definitivamente statuito che le somme riscosse per i servizi portuali di interesse generale sono dovute e devono essere considerate vere e proprie tasse.” Insomma non devono essere a discrezione dell’utente, che  stabilisce o meno la bontà del servizio.

L’Autorità portuale potrà ora riscuotere il debito non  corrisposto che ammonta a circa qualche milione di euro. I diritti saranno riscossi ai sensi dell’ordinanza precedente a quella del 2012, in quanto questa  è stata annullata dallo stesso Consiglio di Stato per irregolarità formale, essendo mancata la consultazione del Comitato portuale.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*