BRINDISI- A cinque anni dalla maturità Giulia Vecchio, talentuosa attrice teatrale (scuola Strehler) e nota al grande pubblico per la fiction “il paradiso delle signore”, varca la soglia del Classico Marzolla. Un’ occasione informale, un incontro-intervista con alcune classi che subito si trasforma in un dialogo affettuoso, fatto di condivisione di formazione ed esperienze. Non è l’unico talento made in Marzolla, degli stessi anni possiamo citare Francesco Rina, attore anche lui, che con Giulia ha lavorato, Mattia Campeggio che si è affermato come originale e raffinato fashion fotographer approdato a Vogue ma oggi qui c’è lei, Giulia.
Bella e solare non risponde solo, piuttosto racconta, di come abbia avvertito fortissimo il richiamo del palcoscenico ancora liceale, anzi, lo dice sorridendo, folgorata mentre era a teatro, quello greco di Siracusa per assistere alla Ifigenia in Aulide di Euripide.
E dunque, da quello studio del teatro antico si è rafforzato l’amore per la forma d’arte teatro, temprato dall’impegno, dalla determinazione e da una ferrea disciplina come sotto la guida di Luca Ronconi. Nessuna concessione al divismo, nessun incoraggiamento banale agli studenti che l’ascoltano e guardano come si fa con una sorella maggiore, piuttosto un invito a studiare molto e consapevolmente, un invito a riflettere sulle cose, a scegliere e ad indagare. Mai fermarsi , afferma, mai appagarsi di sé. Nessun modello preciso cui somigliare, nessun regista o attore in particolare con cui vorrebbe lavorare “cerco chi mi faccia crescere”, aggiunge semplicemente. Inevitabile parlare del suo rapporto con Brindisi, lei che ne è lontana e che forse vede la città con occhi diversi . “Sono qui le radici, qui torno quando posso”. Esattamente come ha fatto oggi, riabbracciando anche i suoi ex docenti.
La luce che le fa brillare gli occhi ci mette in condizione di strapparle una promessa-e non c’è voluto molto-, di tornare ancora qui al Marzolla, per incontrare tutti gli studenti e regalarci una delle sue performance. A presto, Giulia ti aspettiamo a casa.
Daniela Franco
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