BRINDISI- Condannato a 7 anni di carcere, latitante rintracciato in un albergo della città con oltre 7mila euro, arrestato.
Durante una serie di controlli a carico di cittadini stranieri che alloggiano in strutture ricettive, gli agenti di polizia hanno rintracciato un cittadino albanese Kristian Elezi, 41 anni .
Questi, secondo le risultanze degli accertamenti effettuati, era destinatario di un Mandato di Arresto Europeo (MAE) emesso dalle autorità Belghe. Secondo le autorità, l’Elezi è ritenuto uno dei capi di un’organizzazione criminale dedita ai reati contro il patrimonio. Già condannato per fatti-reato commessi in quel paese estero tra il novembre 2007 e l’ottobre 2013, secondo il provvedimento giudiziario belga deve scontare un residuo di pena di anni 7 di reclusione.
In particolare, gli operatori di Mobile e delle Volanti hanno sorpreso Elezi nella camera d’albergo in compagnia di altro soggetto privo di documenti di identificazione e dichiaratosi di nazionalità albanese: K.K. di anni 36.
Sia gli stranieri che quella loro temporanea dimora venivano sottoposti a perquisizione.
Elezi è stato trovato in possesso di una somma contante, in banconote di vario taglio, di 7.700,00 euro, 3 telefoni cellulari ed una SIM telefonica.
Invece, nella disponibilità di K.K. venivano rinvenuti diversi orologi e monili in oro, la somma contante, in banconote di vario taglio, di Euro 940, alcune schede telefoniche SIM ed un telefono cellulare.
Denaro ed oggetti rinvenuti sono stati sequestrati ai fini di successivo accertamento finalizzato a verificarne la provenienza e/o la loro liceità.
Concluso poi l’atto di ricerca, per la redazione dei necessari verbali e comunicazioni, i due albanesi sono stati accompagnati presso gli uffici della Squadra Mobile.
Elezi è stato quindi tratto in arresto in esecuzione del Mandato Europeo e, dopo il rituale avviso al P.M. di turno della competente Procura della Repubblica, tradotto presso la casa circondariale di Brindisi; per K.K., presente irregolarmente in Italia, con la collaborazione dell’Ufficio Immigrazione della Questura, veniva avviata la procedura per l’adozione di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.
Inoltre, i due albanesi sono stati deferiti alla competente autorità giudiziaria per l’ipotesi di reato di ricettazione.
BrindisiOggi
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