Latitante da 7 anni, i carabinieri lo trovano nel cuore della notte a Brindisi

BRINDISI – Era latitante da 7 anni, è stato trovato questa notte a Brindisi  dai Carabinieri del nucleo investigativo, in un quartiere alla periferia della città. Era tornato da qualche giorno in Italia, durante gli anni della latitanza aveva fatto il panettiere in Germania, a Monaco di Baviera. È stato trovato a Brindisi  in compagnia di un ostunese con precedenti. È stato catturato alle 3 di notte, davanti ai carabinieri non ha opposto resistenza. S tratta di Raffaele Turco 39 anni di Cisternino, domiciliato ad Ostuni. Si era sottratto alla cattura  dal marzo del 2012, e su cui pendeva ordinanza di custodia cautelare in carcere  per detenzione al fine di spaccio di stupefacente in concorso. Il provvedimento era scaturito da una complessa attività d’indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Fasano, per una fiorente attività di spaccio sulla piazza delle città del nord della provincia. Così, quando a marzo 2012 i Carabinieri avevano dato esecuzione al provvedimento cautelare nei confronti degli 8 indagati, Raffaele Turco si è sottratto alla cattura ed ha cercato rifugio altrove.  Indagato per detenzione al fine di spaccio di stupefacente nell’indagine che era stata denominata “Pantera”, attività iniziata nel 2009 e man mano corroborata da ulteriori elementi, che hanno consentito l’emissione della misura cautelare nei suoi confronti ed altre 7 persone  tutte residenti tra  Ostuni e Cisternino. Nell’attività è emerso il ruolo di Turco che insieme ai complici ha acquistato, detenuto e successivamente alienato, stupefacente soprattutto cocaina, hashish e marijuana. Singolare l’attività di spaccio della quale si è occupato l’indagato principalmente, con le consegne fatte  a “domicilio”, sia in Cisternino, sia in Ostuni, e anche fuori provincia a Martina Franca (TA). Anche con recapiti volanti presso la “pineta” di Cisternino, luogo abitualmente frequentato dai giovani del posto. In una circostanza l’arrestato nel tentativo di farla franca, inseguito a piedi dai militari, si era rinchiuso  nel bagno di un esercizio pubblico e  non riuscendo però a bloccare la porta d’accesso è stato  condotto fuori. Nel corso del controllo i Carabinieri si sono accorti che era in procinto di ingoiare un qualcosa di voluminoso, pertanto hanno tentato di frenarne il gesto invitandolo a sputare quanto aveva in bocca. L’indagato ha aderito giacché l’involucro era talmente corposo che nonostante i tentativi non è riuscito ad ingoiarlo. I militari constatavano nella circostanza che aveva rinchiuso in un unico cellophane  trasparente due dosi di cocaina del peso ciascuna di 2 grammi e due dosi di hashish da grammi 0,50 l’una. Durante il periodo di latitanza ha vissuto in Germania, dove ha lavorato saltuariamente come panettiere e pizzaiolo. Era infatti in possesso di una carta d’identità rilasciatagli dall’ufficio consolare italiano di Monaco di Baviera. Durante questi anni non si esclude  che  qualche puntatina nei luoghi di origine l’abbia anche fatta, sicuramente si è mosso con estrema cautela, non facendosi notare in considerazione che nessuno ne ha segnalato la presenza.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*