Latiano si sveglia tra i liquami, il problema persiste e nessuno lo risolve

LATIANO – C’è una zona di Latiano, molto centrale, che, puntualmente, una volta ogni due settimane circa, soffre di una poco piacevole inondazione: intorno alle 7.30 del mattino, in concomitanza del risveglio di buona parte della popolazione che si alza e cerca di mettersi in moto per la giornata che sta per cominciare, iniziando dal bagno con abluzioni e affini, dai tombini della fognatura sgorgano i più maleodoranti liquami, rendendo un tratto di strada di, più o meno, 50 metri, una palude disgustosa. L’area soggetta all’esondazione della fogna è il tratto di via Cesare Battisti compreso tra via Cavour e via Ercole D’Ippolito. L’ultimo episodio risale a questa mattina ma la storia è vecchia di anni.

Inutili sono state, fino a questo momento, le lamentele di esercenti e abitanti del circondario: i vari amministratori hanno sempre esercitato l’antica arte dello scarica barile, promettendo certo e venendo meno sicuro. Il vicesindaco del paese, Angelo Gaglione, interpellato da un cittadino sulla questione, ha dichiarato di voler fare luce sulla faccenda. «Per risolvere simili situazioni – ha spiegato Gaglione – bisogna, prima di tutto, chiarire le competenze per capire chi debba intervenire e come fare per eliminare definitivamente il problema». Un primo passo verso la risoluzione della questione. Detto questo, il disagio per chi ha un esercizio commerciale o per chi, in quel punto di città, ci vive non è per nulla trascurabile.

I racconti di chi è testimone dei fatti parlano di un acquitrino maleodorante che periodicamente invade il tratto di via Battisti che va dalle Poste fino all’ex cinema Tanzarella. Numerose sono state, finora, le lamentele degli abitanti ma nulla ancora è stato fatto. Pare che il problema sia legato a due fattori tra loro correlati: il pezzo di strada interessato si trova in un avvallamento per cui, quando le tubature di via Cavuor e via D’Ippolito, fatalmente, s’intasano, l’”eccesso” viene fuori riversandosi nei 50 metri interessati dal problema. Questi 50 metri, poi, non sembrano essere dotati di una conduttura che potrebbe alleggerire la pressione dei due rami che provocano le esondazioni.

In paese, in questi giorni, si stanno effettuando, un po’ a macchia di leopardo, lavori sulle tubature di fogna e acquedotto. Forse, visto lo stato delle cose in via Battisti, un sopralluogo nei pressi del Comune e delle Poste non gusterebbe. Così, giusto per capire cosa succede, di tanto in tanto, intorno alle 7.30 del mattino, quando i bagni delle abitazioni sono i luoghi più contesi della casa e i wc più agognati di un seggio in parlamento per i candidati alle elezioni.

Maurizio Distante

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