BRINDISI- Affari con il carbone destinato ad Edipower. I pubblici ministeri Giuseppe De Nozza e Marco D’agostino indagano su alcune autorizzate rilasciate illegittimamente ad una società che fa capo all’ex sindaco Giovanni Antonino e al vice presidente della Camera di Commercio Mimmo Convertino. Autorizzazione che sarebbe stata rilasciata dal segretario generale dell’Autorità portuale Nicola Del Nobile, e un ruolo lo avrebbe avuto anche l’attuale assessore alla Programmazione economica Francesco Cannalire. Questo sembrerebbe essere l’impianto accusatorio, il reato contestato è quello di abuso d’ufficio. Quattro gli indagati: Antonino, Convertino, Cannalire ( difesi dall’avvocato Massimo Manfreda) e del Nobile. Sentite come persone informate sui fatti molti operatori portuali. Per lunedì è stato fissato l’interrogatorio dell’esponente della giunta, prima di questo giorno Cannalire, oltre al comunicato inviato ieri nel quale si dice estraneo ai fatti e pronto a rispondere ad ogni domanda dei magistrati, non intende rilasciare alcuna dichiarazione. Per il momento non assume alcuna decisione, né pensa di sospendersi dal suo incarico di assessore, attende di parlare con i magistrati. Questo sarà uno dei week-end più lunghi della sua vita. Il Comune non ha alcuna competenza a rilasciare autorizzazioni in merito alla vicenda contestata, bisogna quindi capire il ruolo che avrebbe avuto l’assessore di Consales. E’ lo stesso sindaco a precisare che il Comune di Brindisi è estraneo alla questione. “Il Comune- spiega Consales- è estraneo, non rilascia autorizzazioni, né pareri per quanto riguarda lequestioni dell’Autorità portuale. Abbiamo solo un ruolo nel comitato portuale, del quale faccio parte personalmente, ma questa autorizzazione contestata non è mai passata dal comitato”. In merito al suo assessore il primocittadino non vuol prendere alcun provvedimento. “Visto che il Comune è estraneo si tratta di una questione personale- continua Consales- se sarà individuata qualche responsabilità di Cannalire, questa sarà a titolo individuale. Non assumerò nessuna decisione, deve ancora essere interrogato. Dopo lunedì sarà lui a decidere cosa fare”.
Lucia Portolano
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