BRINDISI – Assordante silenzio, quello dell’ASL di Brindisi, sullo stato di avanzamento del Registro Tumori, ma non solo: si tace anche sulla valutazione di danno sanitario della centrale a carbone di Cerano. A denunciarlo è il movimento No al Carbone del capoluogo.
“Nel dicembre scorso l’Asl si assumeva la responsabilità di mettere a conoscenza della cittadinanza lo stato di avanzamento del registro Tumori che è funzionante – questo dice l’azienda – ma ancora non è stato accreditato presso l’Associazione Italiana registri Tumori. Sempre entro il 2014 – riportano i NAC – l’Asl avrebbe dovuto pubblicare l’incidenza 2006-2007 e 2008 nel secondo Rapporto di attività del Registro Tumori Puglia. Il condizionale è d’obbligo, perché ad oggi non si sa se i dati sono stati trasmessi alla Regione e quando il rapporto vedrà la pubblicazione.”
Non sarebbe solo questo, però, il dubbio che attanaglia i No al Carbone.
“Non sappiamo neanche a che punto è la procedura di accreditamento presso AIRTUM (Registro Tumori, NdR) e quando potremo finalmente conoscere questi dati fondamentali per costruire il nostro futuro.”
Tra i documenti su cui si soffermano i No al Carbone c’è anche il Rapporto di Valutazione di Danno Sanitario della centrale a carbone di Cerano prodotto ad ottobre 2014, come dichiarato dalla ASL, ma non ancora reso pubblico perché in fase di studio da parte dell’ARPA Puglia.
“Non possiamo che augurarci il rispetto della prossima scadenza dichiarata nella citata nota, cioè i risultati di due indagini: la prima è sull’andamento dei codici di esenzione ticket per alcune patologie nei comuni della provincia per il periodo 2006-2013; la seconda sulla distribuzione dei codici di esenzione ripartita per sesso, età e quartiere di residenza al 2012 per la città di Brindisi. Entrambe dovrebbero essere concluse per la fine di gennaio 2015. Certo è che è evidente che tentare di avere un rapporto collaborativo con delle istituzioni che dovrebbero essere al servizio della comunità è sempre più complicato e difficile. Di certo, noi non siamo venuti meno al nostro impegno, vigilare su ogni punto.”
I NAC chiedono che si rispetti il principio di trasparenza sancito dalla normativa per tutte le Amministrazioni pubbliche e che l’ASL provveda al più presto a rendere evidenti i dati, con un auspicio.
“Ci auguriamo che l’avvicendamento dei vertici della ASL non rappresenti un alibi per giustificare ulteriori ritardi rispetto agli impegni presi, o l’ormai cronico silenzio sullo stato di salute dei cittadini.”
Agnese Poci
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