L’Aqp chiude i rubinetti e il dirigente rimanda a casa gli studenti, i genitori: «I nostri figli rispediti indietro senza alcun preavviso»

TORRE SANTA SUSANNA – “Una mamma arrabbiata”. Si firma così una signora di Torre Santa Susanna che ha scritto una lettera per informare l’opinione pubblica su quanto accaduto nel suo paese questa mattina. «Nella serata di ieri, intorno alle 19.30, è passata per le vie del paese un’automobile con gli altoparlanti che, su indicazione del sindaco, ha informato la cittadinanza del fatto che l’Acquedotto Pugliese avesse interrotto la distribuzione dell’acqua. Questa mattina, alle 7.30, come d’abitudine, ho accompagnato i miei due bambini, dei quali uno frequenta le scuole elementari e l’altro le medie, presso una vicina di casa che li avrebbe accompagnati a scuola. Sia io che mio marito, infatti, lavoriamo a Brindisi e manchiamo fino a pomeriggio inoltrato. Alle 8.15 la mia vicina mi ha raggiunta telefonicamente dicendomi che il dirigente scolastico dell’istituto onnicomprensivo frequentato dai miei figli, ricevuta la comunicazione da parte del sindaco della chiusura dell’Acquedotto, ha deciso di non aprire i cancelli dell’istituto, lasciando fuori i nostri bambini».

Questi i fatti. Alla fredda cronaca, ovviamente, sono seguite le domande e le considerazioni su come la decisione di chiudere una scuola possa essere stata presa senza preavviso, senza annunciarlo con un ragionevole anticipo ai genitori degli studenti che si sarebbero dovuti organizzare per una giorno di vacanza extra e fuori programma dei loro figli. «Se non avessi avuto, come a volte succede, la mia vicina di casa che è tornata a scuola e ha ripreso i bambini e che si sta occupando in queste ore di loro, cosa avrebbero fatto i miei figli? E come hanno fatto quelle mamme che, come me, lavorano fuori e non hanno vicine gentili e disponibili? È mai possibile che nel 2014 un istituto scolastico che accoglie così tanti alunni debba essere chiuso, all’improvviso e senza le necessarie e doverose comunicazioni, perché manca l’acqua? E ancora mi chiedo: ad oggi, è possibile che un guasto o un blocco, ancora non è dato sapere, dell’Acquedotto Pugliese immobilizzi un’intera città per quasi 24 ore?».

La conclusione della signora ha il sapore amaro di chi non si aspetta di ricevere risposte esaustive alle domande poste. «Amministrare un paese non significa soltanto prendere grandi decisioni che ne cambino la storia. Da cittadina chiedo, anzi pretendo, che siano risolti i problemi piccoli che però inficiano in modo significativo la qualità della vita di chi ogni giorno la città la vive». Firmato: “una mamma arrabbiata”.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. sono pienamente d’accordo con la signora ”una mamma arrabbiata” infatti,”la solita e non sporadica” chiusura dell’acqua nel piccolo paese di Torre Santa Susanna ormai è diventato un’enorme fastidioso problema,oltre al fatto che, ogni settimana,puntualmente la domenica mattina,l’erogazione o la pressione dell’acqua viene quasi del tutto annullata causando non pochi disagi ai cittadini,disagi che non sto ad elencare ma ben comprensibili.Credo che sia giunto il momento di fare qualcosa di risolutivo e significativo….mi domando se i cittadini Torresi visto che il ”servizio” lo pagano e di questi tempi c’è anche l’incivile gesto di chiudere,negare prontamente i rubinetti a chi non può permettersi di pagarla,negando un bene primario e indispensabile per la vita, non è una semplice privazione di un bene, è umiliazione e un rischio per la salute individuale e collettiva…oltre a questo vorrei sapere se i cittadini stanchi dei continui disagi non giustificati dal comune di Torre S.Susanna e dall’Acquedotto Pugliese cominciassero a chiedere i danni…una soluzione o almeno una giustificazione la si troverebbe?

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