L’appello di una mamma all’Enel:”Aspettate la tredicesima, non tagliatemi la luce”

MESAGNE-Quattro figli, di cui tre gemelline e un bambino di 3 anni nato con una malformazione cardiaca, e una bolletta di 824 euro di energia elettrica da pagare. Dopo 34 giorni di ritardo dal pagamento, l’Enel depotenzia l’energia erogata nella sua casa. Da due giorni si possono accendere solo qualche lampadina e il frigorifero. Questa la storia di una giovane famiglia di Mesagne che ha chiesto all’Enel di attendere sino al 13 dicembre per il pagamento della grossa bolletta ma che in cambio ha ricevuto un parziale “taglio” della luce. A chiedere aiuto è una mamma, Rosa Lucia Sconosciuto. Lei la bolletta vuole pagarla, come ha sempre fatto, ma chiede qualche altro giorno di tempo, almeno sino al 13 dicembre quando suo marito ritirerà la tredicesima.  Il problema riguarda soprattutto i riscaldamenti, i termoconvettori funzionano ad elettricità, e quindi ora sono spenti. E fuori ci sono 7 gradi, la temperatura di notte diminuisce. La preoccupazione è in particolar modo per il suo bambino più piccolo, che soffre di insufficienza cardiaca. Quando è nato, tre anni fa, è stato sottoposto ad intervento chirurgico per una malformazione cardiaca,  come tanti bambini purtroppo in questa zona, si chiama transposizione dei grossi vasi con la valvola bicuspide. Il piccolo ora sta bene, ma bisogna avere delle accortezze. Questo è il motivo per cui l’estate i condizionatori sono sempre accesi, per questo la bolletta di oltre 800 euro, e l’inverno il piccolo non può stare al freddo. Rosa Lucia ha chiamato l’operatore dell’Enel, gli ha spiegato tutto questo, lui ha risposto di mandare un fax con  allegato la documentazione della malattia del figlio. Il fax è stato inviato, ma la luce non è ancora tornata. “Non è possibile che dopo un mese di ritardo già ci siano questi provvedimenti- spiegano la signora- prima ci davano più tempo per pagare. Io voglio pagare, ma la bolletta è  molto alta devo trovare i soldi, potrò farlo solo intorno al 13 dicembre, quando mio marito prenderà il doppio stipendio. Ho mandato il fax ma non ho ricevuto risposta”.  La donna ha ricevuto il sollecito di pagamento il 28 novembre, il 21 era stato spedito, dopo pochi giorni la potenza è stata diminuita. La cosa strana è che proprio ieri quando l’Enel ha attivato il depotenziamento, la famiglia ha ricevuto una nuova bolletta, dove si dice che per compensazione della precedente fattura la cifra da pagare non è più 824 euro ma 774,76 euro, la scadenza prevista è l’11 dicembre. Che significa quindi? Che la famiglia ha qualche giorno di tempo per pagare, dopo di che staccheranno completamente la luce. “Speriamo che il nostro fax arrivi negli uffici giusti- afferma la mamma- il mio bambino non può stare al freddo. È  ho ancora bisogno di qualche giorno per recuperare la cifra”.

Lucia Portolano

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