BRINDISI – Una declinazione tutta particolare della sea economy, l’economia del mare, che guarda alla produzione di attrezzature per immersione e pesca, e promossa da un ospite di eccezione, il campione di apnea Michele Giurgola.
L’incontro si è tenuto presso l’aula magna dell’istituto comprensivo Belluzzi – Marconi – Flacco, con il coordinamento dell’istruttore di apnea Vito Micaletti, che ha curato il corso di apnea nella scuola nell’ambito del progetto Pon. A fare gli onori di casa, il dirigente scolastico Vincenzo Micia e colei che prenderà il suo posto dal prossimo settembre, Clara Bianco, attuale dirigente del Carnaro: gli istituti, infatti, saranno accorpati dal prossimo anno scolastico.
Erano presenti all’incontro tre rappresentanti di aziende che operano nel campo delle attrezzature per pesca ed immersione: Andrea Salomi di Cetma Composit, produttore di accessori in fibra di carbonio, Osvaldo Cordella di Marea, produttore di mute ed accessori in neoprene e Salvatore Conte di Contesub, impresa artigiana che opera nella produzione di fucili subacquei in legno e accessori per la pesca subacquea. Particolarmente vicino a Giurgola è il Cetma: “ Abbiamo fatto fare uno studio – spiega Salomi – da un’economista per individuare prodotti specifici sul mercato. Ci è stata segnalata la pinna in carbonio, che esiste da 20 anni ma non è mai stata “ingegnerizzata”. È prevista una progettazione, attraverso la quale è stata data un’efficienza maggiore al nuotatore. Michele in questo ci ha aiutato molto”.
Giurgola, 34 anni, è originario di Tricase ed ha all’attivo diversi successi nella sua disciplina. L’atleta ha ricordato il suo approccio alla disciplina: “Uno sport per tutti – commenta -: è come stare nel grembo materno, con il liquido amniotico che ricorda per composizione l’acqua di mare. Sta a noi ricordare e portare all’esterno questo tipo di sensazione”. Giurgola ha inoltre rievocato la sua carriera, che spazia nelle diverse sspecialità dell’apnea (dinamica, profonda, jump blu), preparandosi a quelle che saranno le sue prossime sfide: “Sono stato convocato – dice – agli europei per la dinamica e lo jump blu, ma mi sto allenando anche per le profondità, con assetto costante e senza attrezzi e spero di poter riuscire a portare a casa il record anche in assetto variabile. Certo, gli impegni sono tanti, ma spero di riuscirci”.
Nello stesso convegno, inoltre, è intervenuto Massimo Merico che ha relazionato su un suo studio riguardo la sostenibilità della piccola pesca professionale nel ventunesimo secolo: “Contrariamente a quanto accade in ambito agricolo – spiega Merico – dove le innovazioni tecnologiche hanno permesso risultati positivi abbattendo i costi, trasportando la stessa logica in ambiente marino è aumentato il prelievo ma si è abbassata la capacità della risorsa ittica di autorigenerarsi”.
F.Tr.
Foto: Giorgio Esposito
Commenta per primo