L’ANAAO prende le distanze dai medici non vaccinati del Perrino: “Vaccinarsi è un obbligo etico”

BRINDISI – L’ANAAO – Assomed prende le distanze dalla lettera del personale non vaccinato del Perrino nella quale gli autori segnalavano di far parte dell’associazione dirigenti medici. Riceviamo e pubblichiamo le precisazioni.

“In relazione ad una recente lettera sul “tema vaccini”, firmata da un non meglio identificato “personale sanitario non vaccinato di Brindisi”, registriamo che quella missiva, indirizzata al Presidente Nazionale Ordine dei Medici, Dr. Filippo Anelli, stigmatizzava in modo energico affermazioni proprie del prof Lopalco , assessore alla
Sanità della Regione Puglia e del Dr Arturo Oliva (Presidente Ordine dei Medici di Brindisi). Considerato che tale lettera ha trovato spazio sulla stampa locale e sulla vostra testata, l’ANAAO-Assomed vuole puntualizzare che:  Spiace essere stati “tirati per la giacchetta” da una lettera firmata da “il personale sanitario non vaccinato di Brindisi” cioè “anonima”. Chi fa parte, anche come semplice iscritto, dell’ANAAO-Assomed (l’Associazione
Sindacale della Dirigenza Medica e Sanitaria più rappresentativa a livello nazionale) non necessita di affidarsi a lettere anonime per esprimere le proprie idee.  L’art.32 della Costituzione chiarisce che “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di Legge” e la vaccinazione è un trattamento sanitario. La posizione ufficiale dell’ANAAO, in merito alla vaccinazione per Sars-Cov2, come espressamente dichiarato dal Segretario Nazionale Carlo Palermo, e’ quella di convinto sostegno alla campagna vaccinale su tutta la popolazione e che la vaccinazione del personale sanitario rappresenta “un atto di responsabilità per i medici che devono sempre garantire la sicurezza delle cure e la tutela dei soggetti più fragili” quindi un “obbligo etico” per gli stessi. Del resto “la sicurezza delle cure” fa parte da sempre della storia dell’ANAAO che continua a battersi per ottenere cure sicure per i nostri pazienti e condizioni di lavoro sicure per i nostri professionisti. Anche in occasione di questa pandemia, con il primo comunicato stampa del 24 febbraio 2020, l’ANAAO ha chiesto che venisse garantita la sicurezza degli operatori sanitari costretti, in quella fase, ad operare a “mani nude”, senza dispositivi di protezione individuali se non una mascherina chirurgica da usare per una settimana.. Per noi, quindi, è fondamentale l’uso dei dispositivi e, sicuramente, il dispositivo di protezione più importante contro il COVID è il vaccino. Crediamo infine che, dar voce a tesi antiscientifiche prive di fondamento come quella di “non fidarsi di vaccini messi in commercio da una ditta farmaceutica discutibile con quasi zero sperimentazione”, come citato nella lettera “anonima”, non può’ appartenere al linguaggio di chi, lavorando nella sanità’ come professionista, dovrebbe avere piena consapevolezza delle complesse procedure di controllo cui vengono costantemente sottoposti tutti i farmaci messi in commercio, non esclusi i vaccini per contrastare la corrente pandemia.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*