FASANO«Oggi è un giorno importante. Come governo abbiamo approvato un decreto legge interamente dedicato alla cultura: erano 30 anni che non lo si faceva. Questo momento coincide proprio con l’inaugurazione del parco rupestre di “Lama d’Antico”. Il patrimonio dei nostri beni culturali sono un’autentica ricchezza e plaudo all’intelligenza di questo Comune e di chi, come la fondazione San Domenico, con sensibilità si è impegnato e ha lavorato in direzione della salvaguardia dei beni culturali. Adesso – ha continuato il ministro – occorre creare quelle condizioni che non soltanto valorizzino questo importante patrimonio culturale ma che finiscano con il coinvolgere la cittadinanza». Così Massimo Bray, ministro dei Beni e Attività culturali e del Turismo, a margine della conferenza stampa per la riapertura del parco rupestre “Lama d’Antico”, tenutasi nella sala di rappresentanza del Comune di Fasano, ha commentato l’importante risultato ottenuto grazie alla join venture tra il Comune governato da Lello di Bari e la fondazione San Domenico Onlus presieduta da Marisa Lisi Melpignano, entrambi presenti all’incontro.
Il parco, di proprietà del Comune, è stato affidato da appena un mese alla fondazione San Domenico Onlus per una riqualificazione necessaria alla riapertura al pubblico. Il ministro Bray è intervenuto per partecipare alla conferenza stampa “La nuova gestione del parco rupestre di Lama d’Antico, esempio di buone pratiche nel rapporto pubblico-privato” insieme al professor Cosimo Damiano Fonseca, presidente del comitato scientifico della fondazione San Domenico Onlus, e al sindaco di Fasano, Lello Di Bari. Il modello adottato per “Lama d’Antico” è simile a quello che, con ogni probabilità, sarà usato per il restauro del Colosseo di Roma, dove si è raggiunto un accordo tra Comune di Roma e il gruppo imprenditoriale Della Valle, proprietario, tra l’altro, del marchio Tod’s e della società sportiva Fiorentina. I Della Valle dovrebbero accollarsi le spese dei lavori necessari al Colosseo, proprio come la fondazione San Domenico Onlus ha fatto per il parco rupestre, in questo nuovo sentiero tracciato per il recupero dei beni dello Stato che vede l’intervento del privato nel pubblico. il parco, nato dal progetto di collegamento fra i tre siti rupestri confinanti fra loro, “Lama d’Antico”, “San Giovanni” e “San Lorenzo”, è un insediamento di grande valenza e uno dei più importanti di Puglia. Già attivo probabilmente dal X secolo dC, ospitava, probabilmente, una comunità di discrete dimensioni nelle cui grotte, circa una trentina, erano presenti trappeto, farmacia, laboratori, mulini e depositi. La chiesa centrale di “Lama d’Antico”, inoltre, vanta numerosi affreschi, così come le altre due chiesette presenti nelle “Lama San Giovanni” e “Lama San Lorenzo”.
Foto Tasco
Maurizio Distante
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